L'opera fa discutere

Raddoppio ferroviario, M5S chiede coinvolgimento città e scrive a Draghi

Il Movimento Cinque Stelle di Termoli chiede che la città venga direttamente coinvolta nel decidere le opere che riguarderanno il raddoppio ferroviario TermoliLesina.

Nel fare un lungo riassunto di quanto avvenuto finora, i pentastellati ricordano che “mentre una Commissione è in fase di valutazione del progetto, lo stesso viene commissariato con nomina quale commissario straordinario proprio di un dirigente RFI ossia del soggetto proponente il progetto. Ma non è tutto.

La realizzazione del progetto, non può prescindere dalla soluzione delle problematiche che ineriscono la città di Termoli e che per quanto riguarda il centro cittadino si concretizzano anche nell’impatto ambientale, acustico, urbano.

La stazione ferroviaria di Termoli, dalla quale passano i treni merce e passeggeri e dalla quale continueranno a passare una volta realizzato il progetto del raddoppio ferroviario è ubicata proprio nel centro di Termoli dove insistono palazzi, attività commerciali, scuole, chiese, attività professionali, assicurative, bancarie, fulcro cittadino per ogni tipo di interesse e manifestazione”.

Secondo i grillini “le barriere non possono essere considerate l’unica soluzione. Chilometri di barriere impattanti per materiali ed altezza in una città turistica, con un porto e una progettualità rivolta alla valorizzazione della filiera ittica, al potenziamento delle proprie risorse naturali, allo sviluppo delle attività locali anche di carattere artigianale”.

Il M5S fa sapere inoltre che oggi ha “indirizzato una missiva al Presidente del Consiglio, Al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, al ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile, al ministro della Transizione ecologica, al Commissario Straordinario ex art. 9 del d.l. 76/2020, al Presidente della Regione Molise, al Sindaco di Termoli chiedendo con forza di conoscere qual è la soluzione prospettata e quale quella che sarà realizzata per consentire alla città di Termoli di continuare ad essere una città turistica polo attrattivo del Meridione nel rispetto della salute, dell’ambiente, del decoro e del benessere generale dei propri abitanti.

Chiediamo che la soluzione sia concordata con i cittadini che vivono la città, con i comitati che hanno lottato e studiato passo dopo passo, dal 2003 ad oggi, ogni possibile prospettazione.

Chiediamo che non sia un atto di imperio a decidere le sorti di una intera cittadina ma una soluzione concordata per il bene del paese. Prendiamo le distanze da chi ritiene che il problema non riguardi Termoli.

Prima di essere portavoce comunali siamo cittadini che amano il loro paese. Crediamo nella politica propositiva e risolutiva che tenga conto degli interessi della comunità. Con coerenza porteremo avanti le nostre idee in ossequio al mandato ricevuto”.

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