Il monitoraggio

Molise verso la soglia di ‘soli’ 50 casi ogni 100mila abitanti. La regione spera in riaperture anticipate

Prosegue, e da tempo non ha una battuta d'arresto, la corsa del Molise verso la fuoriuscita dall'emergenza. Calano ancora Rt e incidenza dei nuovi casi. La regione resta arancione ma il 'giallo' - quando sarà possibile - potrebbe non essere così lontano. Qui le risultanze del report dell'Istituto superiore di sanità: graduale miglioramento nel Paese, ma i ricoveri restano sempre sopra la soglia di allarme

L’indice di trasmissibilità in Italia scende ancora (da 0.98 a 0.92) e in Molise passa da 1 a 0.81, soglia tra le più basse del Paese. I dati resi noti dal consueto report del venerdì di Ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità confermano l’andamento in ottica migliorativa della nostra regione che, naturalmente, resta tra quelle arancioni.

I dati nostrani sarebbero in realtà compatibili con il colore giallo, ma sappiamo che per tutto il mese di aprile l’Italia sarà obbligatoriamente bicolore: o rossa o arancione. Ma dalla prossima settimana sarà molto più arancio di quanto non è ora perché almeno 3 regioni dovrebbero cambiare (in meglio) tinta. Solo la Sardegna (ex zona bianca di qualche settimana fa) diverrà rossa a causa di un peggioramento dei dati.

Così all’Ansa il Ministro della Salute Roberto Speranza: “Le misure hanno prodotto una prima piegatura della curva ma il contesto è ancora molto complicato con un tasso di diffusione del virus significativo e le intensive piene”.

I dati del monitoraggio fanno riferimento alla settimana che va dal 29 marzo al 4 aprile. Per quanto riguarda l’Rt invece – l’indice di trasmissibilità calcolato sui casi sintomatici – la stima fa riferimento al periodo 17-30 marzo. Ebbene, a livello nazionale si nota – oltre al calo dell’Rt di 0.6 punti percentuali – il decremento dell’incidenza di nuovi casi. Nei 7 giorni considerati questi sono passati a 185 per 100mila abitanti, mentre venerdì scorso il dato era a 232. E prima ancora era 240 e 264.

In Molise anche continua a scendere l’incidenza dei casi di infezione da Sars-Cov-2. La settimana scorsa il numero assoluto di casi (la somma di 7 giorni) era 253. Oggi il report riporta 199. Tradotto, significa che il Molise ha circa 66 casi ogni 100mila abitanti. Quindi siamo vicini alla soglia-faro di 50 casi ogni 100mila abitanti, quella indicata dagli esperti come viatico per un ritorno alla normalità (a alla tracciabilità). Ma è il trend, con i numeri inanellati di settimana in settimana, a parlare chiaro e a rischiarare nettamente l’orizzonte: i casi settimanali sono scesi da 616 a 560, poi a 474, poi a 439, poi a 346, poi a 253 e ora a 199.

rt indicatori 9 aprile
rt indicatori 9 aprile

Il Molise rimane anche questa settimana tra i territori a rischio moderato, ma ricordiamo che è così dalla settimana scorsa mentre prima la nostra regione era ad alta probabilità di progressione del rischio. Ora non più.

Tornando alla situazione-Paese, non è certo tutto rose e fiori. “Rimane alto – si legge nel report – ed in aumento il numero di regioni e province autonome che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica” (15 vs 14 della settimana precedente).

I tassi di occupazione in terapia intensiva (41%) ed in aree mediche (44%) a livello nazionale rimangono infatti al di sopra della soglia critica. Il Molise è ora (dati Agenas di ieri) al 36% per quanto riguarda le Terapie intensive (quindi ancora sopra il critico 30%) ma al 24% (ben al di sotto della soglia di allarme del 40%) quanto alle aree mediche.

La conclusione del report è questa, perentoria: “Il forte sovraccarico dei servizi ospedalieri, l’incidenza ancora troppo elevata e l’ampia diffusione di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità richiedono l’applicazione di ogni misura utile al contenimento del contagio”.

Si osserva poi una diminuzione del livello generale del rischio, con 4 regioni (Liguria, Puglia, Toscana e Valle d’Aosta) che hanno un livello di rischio alto. 15 tra regioni e province autonome – Molise compreso – hanno una classificazione di rischio moderato (di cui 4 ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e solo una regione (il Veneto) e una provincia autonoma (Bolzano) hanno una classificazione di rischio basso.

Se l’andamento del Molise dovesse consolidarsi, potrebbero aprirsi nuovi squarci compresa una rivalutazione (che sarà fatta dal Governo, ma su cui molte Regioni sono già in pressing) su possibili riaperture anticipate, già dal 20 aprile. Il Molise ci spera.

 

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