Il report settimanale

In frenata i ricoveri, e i dimessi sono molti di più. L’epidemia in Molise spinge sulla discesa

Da domenica 28 marzo a domenica 4 aprile nelle strutture sanitarie si è liberato un quarto circa dei posti letto occupati per Covid. Il calo rispetto al 4 marzo è del 43% circa. Prosegue la discesa di tutti gli indicatori: contagi, ospedalizzazioni, tasso di positività. I morti sono stati poco più di 2 al giorno, un numero stabile rispetto a quello della settimana precedente ma decisamente più basso di quelle prima ancora

La settimana di Pasqua è stata, come da previsioni corroborate dalla messe di dati che stiamo accumulando, decisamente più serena. E al di là del consueto raffronto con l’andamento delle settimane precedenti, in questo report ve lo dimostreremo mostrandovi – come in uno specchio – l’istantanea dei dati di (esattamente) un mese fa.

La settimana conclusasi con la domenica di Pasqua (29 marzo – 4 aprile) ha confermato il trend, con ulteriori decrementi della maggior parte degli indicatori dell’epidemia. Spicca in particolare uno, quello dei ricoveri che sono scesi sensibilmente. 16 in tutto, poco più di 2 al giorno. Bisogna tornare indietro alla terza settimana di dicembre per avere un dato simile.

Purtroppo il virus non ha risparmiato vite umane, neanche nel giorno di Pasqua quando da Ururi, in serata, è arrivata la triste notizia che una donna di soli 52 anni era morta agli Ospedali Riuniti di Foggia. In questi sette giorni sono in totale quattro i molisani che sono deceduti fuori regione, dove erano stati trasferiti per essere curati dal Covid-19. Guardando meramente i numeri aggregati, possiamo dire che anche quelli dei decessi si mantengono stabili rispetto alla settimana passata (15 vs 13) ed è, in ogni caso, una buona notizia perché nelle settimane precedenti si registravano numeri decisamente più alti.

Fatta questa introduzione, vediamo singolarmente i dati dell’epidemia. Scendono ancora i contagi, che nei sette giorni considerati sono stati 203 contro i 256 della settimana precedente. Si tratta di un drastico decremento – accompagnato da un contestuale calo del tasso di positività, come vedremo – perché andando a ritroso il numero era, nell’ordine: 355, 436, 484, 583, 638, 574, 544 solo per fermarci a inizio febbraio. I tamponi sono stati in numero inferiore rispetto alla settimana precedente (3.268 vs 3.740). Possiamo dire che mediamente sono stati eseguiti poco meno di 500 test molecolari al giorno.

Ma è da evidenziare come il tasso di positività (cioè i tamponi positivi rispetto a quelli analizzati) sia sceso ancora, e di uno 0.6%. Può sembrare poco, forse, ma la successione temporale mostra inequivocabilmente la discesa. Il tasso della settimana preso in esame è 6.2%, prima era 6.8%, 8.3%, 8.8%, 9.2%, 10.9%, 10.4%, 10.4% e 10.8% (quest’ultimo è il dato della prima settimana di febbraio). Potremmo andare avanti per molto ma vi chiediamo un atto di fiducia: un tasso così basso lo si può ritrovare solo nei mesi estivi del 2020.

Veniamo ai ricoveri ospedalieri. Finalmente le strutture sanitarie molisane iniziano a respirare. Oggi (dato di domenica 4 aprile, ndr) sono ricoverati per Covid in Molise (tra Cardarelli, San Timoteo, Neuromed e Gemelli) complessivamente 66 persone, una settimana fa (domenica 28 marzo) erano 87, due settimane fa (domenica 21 marzo) erano 112 e un mese fa (il 4 marzo) erano 115. Dunque rispetto a una settimana fa si è liberato quasi un quarto dei posti letto. In un mese invece il calo è stato di 49 unità, in valori percentuali pari al -42.6%. Nelle Terapie Intensive il 4 marzo c’erano 23 pazienti, nella sera di Pasqua ce n’erano 15.

Di seguito i grafici Agenas che mostrano le percentuali di occupazione dei posti letto in Molise e nella media italiana. Come potete vedere siamo in entrambi i casi sotto il valore medio nazionale e in modo particolare per quanto riguarda le aree mediche, dove siamo abbondantemente al di sotto della soglia critica del 40%.

occupazione posti letto 4 aprile
occupazione posti letto 4 aprile

Tanti anche questa settimana, quella a cavallo di marzo e aprile, i dimessi dalle strutture ospedaliere. Quasi eguagliato il gran numero della settimana scorsa (era 28, ora è 27). Rispetto alla settimana precedente, quando c’erano stati 28 nuovi ingressi e 28 uscite per dimissioni, in questi ultimi sette giorni le uscite hanno notevolmente superato gli ingressi (appunto 27 vs 16). Ed anche questa è una circostanza di cui non abbiamo memoria. È, probabilmente, un inedito.

Purtroppo, come anticipato, nella settimana in esame ci sono state 15 vittime. 8 donne e 7 uomini. La più giovane (una donna di San Martino in Pensilis deceduta a Roma) aveva 41 anni, la più anziana (una donna di Busso morta al Cardarelli) 91. Nei sette giorni considerati due quinti delle vittime (6) aveva meno di 70 anni. La media delle persone che non ce l’hanno fatta è di 70.5 anni (simile alla settimana scorsa) mentre la mediana è salita a 74 (era 67 la settimana precedente).

Apriamo una parentesi. Dall’inizio della pandemia in Molise sono morte 478 persone. Si tratta dello 0.16% della popolazione regionale (stimata in 300mila abitanti): è questo attualmente il tasso di mortalità per Covid nella nostra regione (in Italia è quasi allo 0.19). Ma il tasso di letalità è ben maggiore, attestandosi sul 3.8%, superiore rispetto al dato nazionale (poco più del 3%, sempre aggiornato al 4 aprile). Vuole dire che quelle 478 persone morte a causa delle conseguenze del Covid-19 rappresentano quasi il 4% di tutti coloro che hanno contratto l’infezione da Sars-CoV-2 (ovvero circa 12.500, il 4.15% dei molisani, mentre gli italiani infettati sono il 6.15%). Già, sono precisamente 12.464 (il dato è sempre di domenica 4 aprile) i tamponi risultati positivi tra gli oltre 138mila effettuati dall’Azienda sanitaria molisana da marzo 2020. Pertanto, a voler calcolare un tasso di positività totale, potremmo dire che è all’incirca del 9%.

I guariti dal 29 marzo al giorno di Pasqua sono stati 413, 59 al dì di media. La scorsa settimana erano 564, quella prima ancora 553 e sopra le 500 unità anche nelle tre settimane precedenti. Possiamo calcolare che dunque nell’ultimo mese e mezzo (6 settimane) circa 74 persone al giorno sono guarite dall’infezione. Un numero che fa ben sperare.

Così come fa sperare, più di ogni altra cosa, la campagna di vaccinazione. Alla sera del 4 aprile i vaccini somministrati erano arrivati a oltre 70mila. Nella settimana le inoculazioni sono state circa 11mila (13mila la settimana prima, poco più di 8mila quella prima ancora). È chiaro che c’è stato un rallentamento nei giorni festivi, ma il Molise procede speditamente. La media dell’ultimo mese è stata di circa 1.450 somministrazione al giorno. Attualmente risulta immunizzato poco più del 7% della popolazione, mentre il 16% circa ha ricevuto la sola prima dose.

Infine, prosegue – va da sé – la discesa del numero di attualmente positivi in regione. Domenica 4 aprile erano circa 780, una settimana prima invece 1000, un mese prima quasi 1800. E naturalmente anche le cittadine molisane, che per ovvie ragioni hanno il numero assoluto di contagi maggiore, vedono scendere i propri numeri. Termoli (+29 casi la settimana dal 22 al 28 marzo) ha avuto nell’ultima settimana un totale di 18 casi. Ora conta circa 70 persone attualmente positive (erano 99 nel precedente report). Situazione pressochè speculare a Isernia che ha avuto 16 casi in 7 giorni, numero simile a quello dei 7 giorni precedenti, ed ora ha 70 cittadini positivi. A Campobasso invero è andata un po’ peggio: in 7 giorni si sono registrati 32 casi (28 nei 7 giorni precedenti) ma, al netto dei guariti, gli attualmente positivi in città sono scesi da 105 a 91.

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