Trasferito in carcere

Condannato a 5 anni si nasconde per evitare l’arresto: catturato dopo giorni di ricerche

Rintracciato e arrestato dopo giorni di ricerche. I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Campobasso, in collaborazione con le Stazioni di Montefalcone nel Sannio e Trivento, hanno catturato un pregiudicato di 56 anni che si era sottratto all’arresto nei giorni precedenti. I carabinieri lo avevano cercato nella sua abitazione, dai parenti e in tutti i luoghi da lui frequentati. Ma di lui, personaggio già ben noto ai militari della Stazione di Montefalcone, nessuna traccia.

L’uomo aveva evidentemente intuito l’arresto imminente e si era nascosto volontariamente. Il pregiudicato, residente nel Basso Molise, deve scontare una pena di 5 anni di reclusione, come da ordine di esecuzione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Campobasso, essendo stato condannato per i reati di calunnia e di danneggiamento fraudolento di beni assicurati.

I fatti relativi alla calunnia risalgono al 2011 quando l’uomo, querelato per truffa a seguito di emissione di assegni a vuoto, ne aveva denunciato falsamente il furto. Invece la condanna per l’attività fraudolenta si riferisce a vicende risalenti al 2012, quando il 56enne aveva denunciato un incidente stradale inesistente per intascare indebitamente la polizza assicurativa dopo aver prodotto falsa documentazione e aggravato le lesioni patite.

“Reati non di grave allarme sociale né di particolare spessore criminale, ma tali da intossicare il tessuto economico, sottraendo risorse sane alla proficua e libera circolazione della ricchezza” riferisce una nota dei Carabinieri.

carabinieri ricerche latitante

Alla notizia dell’irreperibilità del condannato, tutto il Comando Provinciale dei Carabinieri si è messo in moto, impiegando nelle ricerche i migliori investigatori, anche allo scopo di contrastare una possibile latitanza.

Immediate sono quindi scattate le attività informative e le indagini sul campo da parte dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Campobasso che, avvalendosi anche della collaborazione dei Comandi di Stazione della provincia, hanno eseguito per alcuni giorni serrati servizi di osservazione e controllo, appostandosi nelle diverse zone di interesse.

Così piano piano il cerchio si è chiuso sempre di più e la pressione sull’uomo si è fatta sempre più forte, sino a giungere alla localizzazione del catturando, che iniziava a organizzare la sua latitanza, mentre a bordo di un’auto si muoveva da e per i suoi nascondigli.

Al termine delle formalità di rito, il 56enne molisano, tra l’altro già sottoposto all’affidamento in prova al servizio sociale, è stato trasferito nel carcere di Campobasso.

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