Il progetto che piace

Capitale italiana del libro 2021: Campobasso tra le città italiane finaliste

Proprio in quella che è la giornata mondiale del libro, oggi 23 aprile, il Comune di Campobasso è stato chiamato a presentare, in video conferenza, alla giuria designata dal Ministero per i beni e le attività culturali, il programma strutturale della propria candidatura a Capitale italiana del libro per l’anno 2021.

Campobasso è entrata di fatto nel novero ristretto delle città finaliste e già la prossima settimana dovrebbe essere reso ufficiale il nome del comune che il Ministero designerà come Capitale italiana del libro 2021.

Un percorso, quello intrapreso dall’Amministrazione comunale di Campobasso e portato avanti dall’assessore alla Cultura, Paola Felice, che ha preso il via nel mese di ottobre del 2020 con la presentazione e l’invio del fascicolo completo dell’idea progettuale per Campobasso Capitale italiana del libro.

Due giorni fa, finalmente, la prima bella notizia è arrivata in Comune. Il Ministero, con una comunicazione ufficiale, ha reso noto che il progetto presentato dall’Amministrazione è rientrato nella selezione finale, convocando così l’assessore Felice per la presentazione della candidatura di Campobasso alla giuria con un incontro online che si è svolto proprio nella mattinata di oggi 23 aprile.

“L’impegno profuso da tutta la struttura ci ha evidentemente consentito di presentare un’idea progettuale che ha trovato in questa prima fase il favore degli addetti ai lavori e ci ha regalato questa prima bellissima esperienza. – ha detto l’assessore Felice al termine della presentazione – Essere nel lotto delle finaliste per la candidatura di Capitale italiana del libro 2021 ci ha intanto dato la possibilità di confrontarci con altre realtà nazionali anche molto più grandi ed importanti della nostra senza soggezione, proponendo le nostre specificità e caratterizzando la nostra offerta con l’idea stessa che candidare Campobasso quale Capitale italiana del libro vuol dire rilanciare, proporre e conservare le storie che vengono dai territori, coinvolgendo tutte quelle realtà che desiderano restituire alle tradizioni una vera e propria importanza letteraria.”

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