Bojano

4 giovanissimi trovati con eroina-crack e marijuana. Uno girava col tirapugni: denunciato

Denunciato 21enne di Baranello per porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere, gli altri sono stati tutti segnalati dai Carabinieri di Bojano all'autorità giudiziaria. Inoltre i militari di Trivento hanno arrestato un anziano di 81 anni

Sono molto giovani i quattro segnalati per droga alla fine dei controlli svolti dall’equipaggio dell’Aliquota Radiomobile di Bojano. Mercoledì pomeriggio i militari, dopo aver intuito il nervosismo e l’insofferenza di un gruppo di ragazzi, hanno deciso di sottoporli a perquisizione personale nel corso della quale hanno trovato uno di loro con un tirapugni ritenuto di medio-alta offensività. Era in possesso di un 21enne di Baranello che ai carabinieri non ha fornito una valida giustificazione sul porto dell’arma. Inoltre ha anche cercato di nascondere un involucro in cellophane che conteneva una piccola quantità di marijuana. Il 21enne è stato dunque denunciato all’autorità giudiziaria per il porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere e poi segnalato all’autorità prefettizia per il possesso della sostanza stupefacente.

Destino simile per un coetaneo di origini egiziane che si trovava a Bojano pur essendo residente a Isernia: anche lui aveva con sé un esiguo quantitativo di marijuana.

Invece avevano appena acquistato eroina-crack due giovanissimi del posto: probabilmente, è l’ipotesi dei Carabinieri che li hanno ‘beccati’ nel fine settimana, erano in procinto di consumare la droga “del tutto insensibili alle conseguenze che tale ingestione provoca sul corpo umano”. “Come più volte ribadito dal Comando di Via Croce, l’attenzione sull’uso di sostanze stupefacenti tra giovani e giovanissimi rimane sempre alta”, commentano ancora dall’Arma.

Infine, è agli arresti domiciliari un anziano di 81 anni di Salcito interessato da una condannata passata in giudicato per il reato di violazione di sigilli commesso nel 2009. Giovedì pomeriggio i Carabinieri della Stazione di Trivento hanno eseguito il provvedimento restrittivo emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Campobasso. Dovrà scontare sei mesi in regime di detenzione domiciliare nell’abitazione di residenza.

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