Temperature proibitive

Bar e ristoranti aperti ma solo all’aperto, tra i comuni montani in ‘protesta’ anche Capracotta

Dall’Uncem la richiesta al governo per bar e ristoranti nei comuni montani, impossibilitati a effettuare il servizio all’esterno, per le temperature rigide. Candido Paglione, Presidente Uncem Molise: «Necessari dei correttivi»

L’Italia si prepara a rimettersi in moto. Da lunedì 26 aprile gran parte della penisola sarà in zona gialla e questo vuol dire che molte attività potranno ripartire. Tra queste, quelle dei bar e dei ristoranti, con diverse limitazioni, tra cui quella di dover utilizzare spazi all’aperto.

Ma se questa per molti può essere una buona notizia, bisogna considerare che in molte zone d’Italia le temperature rigide non consentono un’attività di ristorazione esterna. Pensiamo alle zone montane, pensiamo, guardando il Molise, alla ‘nostra’ Capracotta.

Per questo motivo il presidente nazionale dell’Uncem (l’Unione dei comuni montani) Marco Bussone si è rivolto al Ministro Speranza, facendo notare come i comuni montani in Italia siano 3800 (su circa 8000 in totale) e per loro sia indispensabile pensare soluzioni alternative. Visti i numeri, è facile capire come il problema riguardi una grande fetta di penisola.

C’è poi, dice ancora Bussone, un problema che riguarda chi lavora fuori sede e, attualmente, può utilizzare i ristoranti come fossero una mensa. Da lunedì 26 aprile questa possibilità non è chiaro se sia ancora assicurata. Insomma, la missiva di Bussone punta a fare chiarezza su diversi aspetti.

candido paglione capracotta

Condivide la posizione dell’Uncem Candido Paglione, presidente dell’Uncem del Molise. «Come Presidente Uncem Molise, oltre che sindaco di un comune montano – osserva Candido Paglione –  mi sento di condividere in toto le ragioni del Presidente Bussone. E di rilanciare il problema. Vorrei, pertanto, che anche dal Molise arrivasse al Governo centrale il messaggio di rivedere le misure e, in alcuni casi chiarirle. Del resto non è certo la prima volta che mettiamo in agenda il tema della specificità della zone montane».

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