La querelle

Atleti esclusi da gara di nuoto: “Nostro tesseramento annullato a iscrizioni chiuse”

La versione dei due nuotatori che non hanno potuto partecipare alle gare per la categoria Master in programma domenica 28 marzo

Probabilmente ricordate la storia dei due atleti di Campobasso che tre giorni prima della gara regionale di nuoto – nella categoria ‘Master’ – hanno scoperto di non potervi partecipare. Vi abbiamo riferito la versione degli avvocati della Hidro Sport. Oggi i protagonisti di questa vicenda hanno scritto alla redazione di Primonumero proprio per rispondere alla replica dei legali della società di nuoto.

“Per rispondere non ci avvarremo di un pool di legali – la loro premessa – ma faremo ricorso al buon senso e alla voglia di far comprendere che lo Sport ha valori e principi del fair play e della buona condotta, equità ed amicizia, tolleranza e rispetto dei compagni, delle regole e degli avversari, soprattutto se a praticarlo sono persone in età “matura” e con velleità da “mangiatore di pane e frittata”.

Precisiamo intanto che non usiamo entrare in casa altrui indebitamente, tantomeno uscire e che abbiamo pagato in anticipo senza peraltro usufruire dell’impianto comunale e dei corsi causa Covid”.

Poi puntualizzano: “In merito alla preparazione, beh, se proprio non si voleva rivolgere la parola a noi o ai colleghi tecnici per informarsi sulle condizioni dei propri atleti, avrebbero potuto farci fare prima delle gare un provino come a “Amici” di Maria.
Immaginate se Federica Pellegrini dovesse allenarsi solo nella piscina di casa sua senza poter mettere i piedi nel cloro di una struttura diversa da quella della società di appartenenza… scusate il paragone, ma di campioni stiamo parlando.
Comunque rassicuriamo quanti siano in apprensione sulle nostre condizioni di salute, siamo in perfetta forma per TORNARE AL GIOCO”.

Infine, dicono, “ringraziamo la Hidro Sport per aver cancellato i nostri tesseramenti, peccato che sia accaduto quando le iscrizioni alle gare regionali erano ormai chiuse. Leggiamo e riportiamo: il codice di etica sportiva con delibera del consiglio d’Europa del maggio 1992 presuppone il diritto a praticare uno sport e a trarne soddisfazione. Bisogna garantire il rispetto dei principi democratici e delle responsabilità e un pari accesso agli impianti e alle attività sportive”.

La loro nota si conclude con una citazione di Pierre De Coubertin: “Lo sport è parte del patrimonio di ogni uomo e di ogni donna e la sua assenza non potrà mai essere compensata”.

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