Preoccupano i contagi nell'asilo

Variante inglese a Toro? Asrem decide di analizzare alcuni campioni positivi

Timori per i casi di positività riscontrati nella scuola dell'infanzia. L'operazione avverrà attraverso il sequenziatore acquistato dalla stessa azienda sanitaria regionale e in corso di collaudo all'ospedale Cardarelli di Campobasso. "Sarà studiata che tipo di variante sta girando nel nostro territorio", spiega il sindaco Roberto Quercio.

A Toro sta circolando una variante della Sars-Cov-2? Per accertarlo Asrem ha deciso di analizzare alcuni campioni risultati positivi. L’operazione avverrà attraverso il sequenziatore acquistato dalla stessa azienda sanitaria regionale a febbraio, quando il Basso Molise è stato colpito dalla variante inglese la cui trasmissibilità è superiore al virus ‘originale’. Il sequenziatore, in grado di isolare le varianti del virus, sarà in dotazione al Laboratorio di Biologia Molecolare dell’ospedale Cardarelli di Campobasso dove è iniziato il collaudo.

Sarà possibile impiegare il macchinario anche per studiare i campioni positivi rilevati a Toro: attualmente in paese ci sono 30 contagiati e la covid ha provocato quattro vittime, l’ultima la sera di domenica 14 marzo.

Il sindaco Roberto Quercio ha chiesto dunque all’Asrem di svolgere una mappatura del territorio, anche attraverso uno screening di massa tramite tampone molecolare. Altra richiesta: il potenziamento delle Usca (Unità speciali di assistenza territoriale) a Toro.

“I numeri continueranno a salire nelle prossime giornate e saremo “fortunati” se il numero di contagi si limiterà al doppio delle persone attualmente positive”, la previsione del primo cittadino.

Alcune positività sono state accertate tra i piccoli della scuola dell’infanzia. E probabilmente anche questo è stato il campanello d’allarme che ha spinto Asrem a vederci chiaro, a capire se a Toro sta circolando qualche variante del virus.

Saranno sequenziati alcuni campioni risultati positivi – spiega il sindaco – per studiare che tipo di variante sta girando nel nostro territorio (a mio avviso è proprio la cosiddetta “inglese”) e inoltre, invece di effettuare screening di massa con test antigenici rapidi, che non hanno la stessa attendibilità dei molecolari, si è inteso effettuare un briefing per mettere a punto iniziative di incremento dello screening direttamente con tampone molecolare, in modo da verificare con precisione la presenza o l’assenza del virus nel corpo della persona che si sottopone a tampone”.

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