Il virus & la terza ondata

Variante brasiliana, il biologo Scutellà: “Probabile arrivo dal Frusinate”. Indagini in corso su ceppo sudafricano a Trivento

Mentre è in corso la ricostruzione della mappa epidemiologica per capire come il ceppo brasiliano abbia contagiato tre persone a Venafro, proseguono gli approfondimenti su un caso riscontrato a Trivento e che potrebbe essere riconducibile alla variante sudafricana. Il microbiologo del Laboratorio analisi dell'ospedale di Campobasso Massimiliano Scutellà: "Non bisogna allarmarsi, le varianti sono solo più contagiose, non più letali. E i vaccini evitano le patologie e dunque le ospedalizzazioni".

Le indagini per ricostruire la mappa epidemiologica sono in corso, ma c’è una prima ipotesi che potrebbe spiegare come la variante brasiliana – isolata lo scorso gennaio tra Brasile e Giappone – sia arrivata a Venafro. “Ci sono stati episodi epidemici nel Frusinate”, sottolinea il dottor Massimiliano Scutellà, responsabile del Laboratorio di Biologia molecolare dell’ospedale Cardarelli di Campobasso. Per intenderci, parliamo della struttura che ogni giorno analizza i tamponi molecolari e dove da un paio di settimane è utilizzato il sequenziatore, il macchinario che consente di rilevare le varianti del Sars-Cov-2.

A poco più di un anno di distanza dall’inizio dell’epidemia il virus originario è sempre meno diffuso, le varianti sono diventate predominanti anche nella nostra regione. “Alle varianti è dovuto il 96% delle nuove infezioni”, esplicita il microbiologo che in queste ore sta indagando su un possibile caso di variante sudafricana in un cittadino africano che abita a Trivento. 

varianti in Molise 29 marzo 2021

Dottor Scutellà, partiamo dall’inizio: come è stata scoperta la variante brasiliana in Molise?

“I dati sono relativi ad una survey (una sorta di rilevazione nazionale, ndr) del 18 marzo, svolta in tutta Italia e coordinata dall’Istituto superiore di sanità. Più semplicemente, è una fotografia di quello che è successo nei nuovi contagi nella quale si valutano le varianti circolanti sul territorio. Quel giorno abbiamo avuto 63 nuove diagnosi, sono state sottoposte a screening attraverso un test molecolare che rileva le tre mutazioni più importanti. Da quello screening abbiamo riscontrato una mutazione predisponente per la variante brasiliana e i tre ceppi, appartenenti ad uno stesso nucleo familiare, sono stati sequenziati e identificati con quel tipo di lineage”.

Quale potrebbe essere l’origine del contagio?

“Ci sono stati episodi epidemici nel Frusinate e tutto lascia pensare che quella potrebbe essere l’origine. Ora il Dipartimento, a cui sono arrivate le segnalazioni e i referti di queste persone, provvederà ad effettuare un’indagine epidemiologica e a ricostruire la catena dei contagi. In questo modo si può verificare se altre persone si sono contagiate con questa variante”.

La variante prevalente in Molise è quella inglese, giusto?

“Sì, ma è uno scenario che potrebbe cambiare. Le nuove infezioni sono dovute per il 96% da varianti perchè la nuova ondata epidemica ha predisposto a questo tipo di ceppi che sono in circolazione”.

Ci sono anche casi di ceppo sudafricano in Molise?

“Nel giorno in cui è stata svolta la survey, è stata rilevata una variante alternativa a Trivento (identificata come N501Y) ma il tratto non era ottimale e quindi dobbiamo analizzarlo meglio. Non è stato ancora associato ad un lineage, ma è stato riscontrato in un cittadino dell’Africa. Ad ogni modo, non dobbiamo preoccuparci delle varianti: questo virus è naturalmente soggetto a mutazioni. Noi dobbiamo monitorarle perchè ovviamente attenzionandole riusciamo a caratterizzarle. E quindi gli studi che vengono fatti servono a verificare l’efficacia vaccinale. Attualmente i vaccini sono efficaci contro le varianti che hanno solo una grossa capacità di diffondersi e maggiore infettività”.

Resistono agli anticorpi?

“Queste varianti hanno una maggiore infettività, come dimostrato da tutti gli studi. E ce ne siamo accorti dalla terza ondata che è stata di una intensità notevole proprio perchè produce un numero di virioni maggiore. E quindi la percentuale di contagi aumenta”.

Con le nuove varianti aumenta anche la letalità?

“No, perchè non aumenta la patogenicità, la virulenza del virus. Aumenta solo il numero delle persone coinvolte  nell’ambito di questo numero maggiore aumenta il numero di casi sintomatici, di ospedalizzazioni, delle persone che purtroppo vanno in Terapia intensiva e infine il numero dei decessi. E’ un fatto correlato semplicemente ad un’amentata sensibilizzazione della popolazione. Aumentano i casi e purtroppo in percentuale aumentano i decessi”.

La variante brasiliana è coperta dai vaccini attualmente disponibili?

“Non ci sono dati in bibliografia che dimostrino che l’anticorpo prodotto dalla vaccinazione non sia efficace nel neutralizzare il ceppo della variante brasiliana. Anzi dagli studi che ci sono, condotti su vaccino Pfizer, sembrerebbe che l’efficacia è dimostrata su tutti i ceppi, compresa la variante brasiliana. Anche l’Istituto superiore di sanità ha attenzionato queste varianti proprio perchè sono in variazione continua. E’ possibile che tra qualche mese si saranno accumulate nuove variazioni e che queste in circolazione ora saranno superate. Io credo che dobbiamo incrementare l’attività di vaccino perchè nel momento in cui vacciniamo la popolazione diminuisce il serbatoio per il virus. In questa maniera, anche se avremo un anticorpo neutralizzante leggermente diverso dalla conformazione del virus, il vaccino avrà comunque un’efficacia protettiva. Lo scopo della vaccinazione è impedire non il contagio ma la progressione della malattia”.

Si può azzardare una previsione sull’impatto che la variante brasiliana potrebbe avere sulla popolazione molisana, che sappiamo essere prevalentemente anziana?

“Io non darei troppa enfasi alle singole varianti. Anche se siamo vaccinati, dobbiamo rispettare le norme di protezione, l’uso dei dispositivi di protezione individuale e il distanziamento. Il virus muta, è nella sua natura. Per questo dobbiamo incrementare le vaccinazioni”.

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