Restrizioni a singhiozzo

Termoli, parrucchieri aperti per due giorni prima del Dpcm che scatta sabato. Tornano le messe

La precedente ordinanza sindacale, che vietava l'attività di parrucchieri e barbieri, scadrà oggi e nella nuova (valida da domani) non si fa più menzione di queste attività. Prima dell'entrata in vigore del Dpcm Draghi (il 6 marzo) saranno ancora valide le disposizioni previste nell'ultimo Dpcm Conte, che per le zone rosse non vietava l'apertura di questi servizi alla persona. Dunque a Termoli ci saranno 2 giorni (il 4 e il 5) con nuovi cambi, compreso il ritorno dell'asporto

Parrucchieri e barbieri aperti giovedì 4 e venerdì 5 marzo a Termoli, asporto consentito da domani, via libera alle messe. Scade oggi l’ordinanza n. 66 del 21 febbraio scorso emanata dal sindaco Francesco Roberti per inasprire le misure di contenimento dell’epidemia sul territorio comunale. In queste ore il primo cittadino termolese, resosi conto della ‘vacatio’ perché le norme del Decreto Draghi entreranno in vigore sabato 6 marzo, ne ha firmata un’altra che però non proroga interamente la precedente. Di seguito il testo completo: La nuova ordinanza del Comune di Termoli

Vediamo cosa cambia e perchè.

L’ordinanza sindacale del 21 febbraio imponeva, tra le altre cose, lo stop all’asporto per quanto riguarda le attività di bar e ristoranti (e simili), il divieto di celebrare messe e la chiusura dei parrucchieri e barbieri.

L’ordinanza sindacale che entrerà in vigore a partire da domani 4 marzo e sarà valida fino al 15 marzo (la n. 77, firmata oggi 3 marzo) proroga alcuni punti della precedente come: la sospensione di tutte le attività sportive nei parchi pubblici, il divieto di consumare cibi e bevande su aree pubbliche o private ad uso pubblico, il divieto per i clienti – per quanto riguarda le attività di ricevitoria, lotto e simili – di permanere all’interno del locale ad attendere i risultati delle giocate nonché di sostare nei pressi delle suddette attività.

Non si fa menzione, invece, né di celebrazioni liturgiche né di divieto di asporto né tantomeno delle attività dei parrucchieri e dei barbieri. Dunque, rispetto a questi ultimi, è da intendersi che l’ordinanza in vigore da domani non ne vieta l’apertura. E, quanto alle prime e al secondo, non c’è più alcuna restrizione.

Ora, tutti abbiamo appreso che il primo Dpcm dell’era Draghi farà abbassare le saracinesche ai servizi alla persona nelle zone rosse (come lo è il Molise). Il Decreto, firmato ieri sera, sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile.

Dal 6 marzo la stretta: scuole solo in Dad, parrucchieri e centri commerciali chiusi, visite vietate

 

Facciamo un passo indietro, necessario per raccapezzarsi nelle ordinanze (comunali, regionali e nazionali) che si intersecano. Se il sindaco Roberti non avesse provveduto a fare una nuova ordinanza – visto che la sua precedente scade oggi – fino a lunedì sarebbero tornate a vigere le disposizioni contenute nell’ultimo Dpcm di Conte, del 14 gennaio e in vigore fino al 5 marzo. E le disposizioni contenute in quel Decreto sulle zone rosse non precludevano l’apertura delle attività di parrucchieri e barbieri, considerate essenziali. Peraltro l’asporto per le attività di ristorazione in quella norma era consentito anche nelle zone rosse.

L’ordinanza comunale, è vero, è stata fatta presumibilmente proprio per disciplinare i due giorni che precedono il nuovo Dpcm, resosi necessario alla luce del mutato – e preoccupante – quadro epidemiologico in varie parti d’Italia. Ma rimangono dei punti non toccati dalla neo ordinanza termolese. In particolare quello relativo alle attività di parrucchieri e barbieri. Ergo, i relativi saloni che sono stati chiusi da lunedì 22 febbraio e che lo saranno nondimeno dal 6 marzo al 6 aprile potranno riaprire per due giorni, il 4 e il 5 marzo.

Quanto all’asporto, vietato – a differenza della consegna a domicilio – a livello comunale fino ad oggi (ricordiamo che Termoli era in zona rossa ancor prima che lo diventasse tutta la regione, con l’ordinanza di Speranza del 27 febbraio e in vigore dall’1 marzo), tornerà possibile già da domani (perché l’ordinanza Roberti non ha prorogato il relativo divieto) e anche in seguito perché il Dpcm Draghi ha eliminato questo divieto per le zone rosse. In questo caso è tutto lineare.

La conferma a quanto detto arriva dalla Confesercenti di Termoli. “Ci sono pervenute alcune richieste di chiarimento da parte di attività di somministrazione e negozi di parrucchiere per quanto riguarda l’apertura da domani, giorno in cui scade l’ordinanza comunale che ha impedito l’asporto e l’apertura delle attività di acconciatura capelli.
Abbiamo sentito il Sindaco alcuni minuti fa. Ci ha confermato che non sono previste ulteriori ordinanze restrittive e che l’amministrazione comunale seguirà le linee guida nazionali rispetto alle zone rosse. Pertanto da domani per le attività di somministrazione sarà consentito anche l’asporto oltre alla consegna a domicilio e l’asporto potrà continuare anche successivamente come previsto dal nuovo Dpcm in vigore dal 6 marzo.

I negozi di parrucchiere invece potranno essere aperti solo domani e dopodomani in quanto il 6 marzo entrerà in vigore il nuovo Dpcm che vieta nelle zone rosse l’attività di acconciatura capelli”.

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