Sanità & disservizi

Sierologici sospesi nei laboratori del Cardarelli: dipendenti Asrem costretti a pagare i test ai privati

La segnalazione di una parte del personale dell'Azienda sanitaria regionale raccolta dal consigliere del Movimento 5 Stelle Angelo Primiani: per poter rientrare in servizio dopo il vaccino devono rivolgersi al Gemelli Molise per effettuare i sierologici. L'esponente grillino presenta un'interrogazione ipotizzando il danno erariale: "Chi ha deciso di sospendere il servizio e perchè?"

Quanto è costato ai dipendenti dell’Asrem, l’azienda sanitaria regionale, effettuare i test sierologici che rilevano la presenza di anticorpi al coronavirus? 25, ma anche 50 euro. E sono stati costretti a farlo al Gemelli Molise, la struttura sanitaria privata che si trova a pochi passi dall’ospedale Cardarelli. Nel laboratorio analisi del nosocomio del capoluogo è stato sospeso, sembra su indicazione del direttore sanitario Virginia Scafarto, il servizio. Non si sa a quale motivo sia dovuto lo stop, ma è stata vista come un’ingiustizia per il personale Asrem a cui viene chiesto, dopo il vaccino e prima di tornare in servizio, di sottoporsi al sierologico.

La segnalazione dei dipendenti Asrem incappati in questo disservizio è stata raccolta dal consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Angelo Primiani. Quest’ultimo ha depositato un’apposita interrogazione in Consiglio per chiarire una vicenda che, a suo dire, comporta “oltre il danno, la beffa” per i lavoratori dell’azienda sanitaria regionale.

“Esattamente due settimane fa – ricorda Primiani – ho denunciato l’ennesima stortura nella gestione Covid da parte di Asrem. E oggi la situazione è ulteriormente peggiorata. Ai dipendenti dell’Azienda sanitaria che ricevono il vaccino viene chiesto, prima di tornare in servizio, di effettuare un test sierologico. È una misura di monitoraggio fondamentale per capire se, dopo l’inoculazione dei sieri anti-Covid, medici e sanitari abbiano effettivamente sviluppato gli anticorpi”.

Qual era l’anomalia? “Asrem ha chiesto ai suoi stessi dipendenti di pagare quei test. Un paradosso che non è stato risolto, ma acuito. Mi aspettavo, sinceramente, che i vertici Asrem ponessero rimedio a questa decisione imbarazzante. Invece, sfogliando i giornali, mi sono accorto che da qualche giorno al Cardarelli non si effettuano più test sierologici. Nonostante siano fondamentali in questa fase, per testare proprio l’efficacia dei vaccini”.

Primiani riferisce di un caso particolarmente emblematico e che ha visto come protagonista un’anziana “rispedita a casa senza test né spiegazioni, nonostante le difficoltà per arrivare in ospedale (con tanto di carrozzella). Mentre approfondivo la notizia, ecco arrivare puntualmente le segnalazioni da parte del personale Asrem: ‘Se prima dovevamo pagare 25 euro per i test in azienda – mi dicono – ora ci invitano a farli al Gemelli, dove costano 50 euro’. Ecco la beffa”.

primiani

Per il consigliere regionale “non sono state violate delle leggi” dal momento che, aggiunge a Primonumero, “non rientra negli obblighi dell’Asrem. Ma chi ha disposto la sospensione del servizio? E perchè?”.

Però, consentire ai propri dipendenti di rientrare al lavoro capendo qual è il loro livello di immunità è “una questione di buonsenso. E mi pare che in Asrem non ne abbiano avuto. Anzi, pare proprio che – non avendo intenzione di somministrare gratuitamente i test ai dipendenti – per evitare polemiche abbiano preferito sopprimere il servizio. Se così fosse, sarebbe gravissimo”.

Per Primiani è necessario capire chi e perchè ha deciso di sospendere il servizio svolto dai laboratori Asrem non escludendo nemmeno l’ipotesi di un danno erariale: “I test sono stati acquistati e ora sono rimasti inutilizzati in magazzino?”. Quindi, conclude, “per fare luce sulla vicenda e capire le reali motivazioni della decisione, ho depositato una interrogazione in Consiglio regionale. Non vorrei che i riflettori accesi sul Molise stiano annebbiando la vista a chi deve occuparsi della salute dei cittadini”.

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