Campobasso

Atleti esclusi a tre giorni dalla gara: “Solo perché andiamo in un’altra piscina”. La Hidro: “Non li vediamo da mesi”

I due sportivi non potranno partecipare alla manifestazione Master di domenica 28 marzo: "Siamo stati puniti perché abbiamo deciso di allenarci nella struttura della M2". Toni Oriente, presidente Hidro Sport: "Se gli atleti non nuotano più con la nostra società da mesi, non possono gareggiare con noi. Se succede qualcosa, perché magari non hanno un grado di preparazione adeguata, noi siamo responsabili penalmente".

Alle gare regionali in programma domenica 28 marzo non potranno partecipare. L’ambito obiettivo stagionale, la competizione per la quale si fatica ore e ore in vasca quasi tutti i santi giorni, è sfumato improvvisamente. Anche se non si tratta di professionisti veri e propri, parliamo comunque di una rinuncia sofferta: si tratta di atleti della categoria ‘Master’. 

E’ accaduto a due nuotatori della società di nuoto Hidro Sport di Campobasso. Dell’esclusione, considerata “ingiusta e discriminante” come racconta uno dei due a Primonumero, sono venuti a conoscenza informalmente il 24 marzo, in pratica nel penultimo giorno in cui il sodalizio avrebbe potuto iscrivere alla gara i propri tesserati. Nell’elenco dei nominativi non compaiono i due nuotatori che si sono rivolti alla nostra redazione per denunciare l’episodio.

“Quest’anno – spiegano – avevamo deciso di rinnovare l’abbonamento alla Hidro Sport (una delle società che ha in gestione la piscina comunale di Campobasso assieme alla H20, ndr)” nonostante le difficoltà che il mondo sportivo sta vivendo a causa della pandemia. Ad un certo punto, “per motivi personali e lavorativi”, i due sportivi non sono riusciti più a frequentare gli allenamenti che alle 20.30 si svolgono regolarmente nella piscina comunale.

E quindi, pur dovendo pagare un secondo abbonamento, alla fine hanno optato per la piscina di Campodipietra della società M2 dove possono allenarsi al mattino.

A loro dire, proprio questa decisione non sarebbe andata giù alla Hidro Sport. Tuttavia, loro se ne sono accorti solo quando hanno riscontrato che non erano stati inseriti tra gli atleti che domenica gareggeranno nei campionati regionali per la categoria ‘Master’, un appuntamento particolarmente sentito dagli atleti e quest’anno considerato ancora più importante perché l’unico autorizzato a livello regionale a causa delle restrizioni e dei divieti legati all’epidemia.

“Mi alleno tutto l’anno per disputare il campionato Master e questa è l’unica gara dell’anno all’interno dei campionati regionali”, commenta uno dei due protagonisti di questa vicenda che fra l’altro ha ricevuto una lettera dal presidente della società, Tony Oriente, che il 25 marzo ha comunicato l’annullamento del tesseramento per la stagione 2020/2021 e la disponibilità a restituire la somma versata per l’abbonamento. 

La missiva ha fatto infuriare ancora di più l’atleta che si rivolgerà ad un legale per far valere i propri diritti: “Io non ho mai chiesto la cancellazione del tesseramento ma avevo chiesto solo di partecipare ad una gara. Mi hanno detto che c’era un problema con il certificato medico, ma la Hidro Sport ha il mio certificato medico agonistico perché altrimenti non mi sarei potuto allenare nella piscina comunale. E se ciò non fosse vero, vorrebbe dire che ho nuotato indebitamente anche nella piscina comunale. E comunque le responsabilità di un malore improvviso sono del medico che ha firmato il certificato, non della società di nuoto”.

Insomma, a suo dire c’è una strana concomitanza tra l’annullamento del tesseramento e la mancata partecipazione alla gara: “La società ci ha voluto fare un dispetto, ha deciso di escluderci perché abbiamo deciso di allenarci in un’altra piscina”. 

“Eppure, anche se non abbiamo potuto usufruire della piscina comunale di Campobasso in cui si svolgono gli allenamenti, noi abbiamo pagato regolarmente l’abbonamento alla nostra società“. Quindi, aggiungono delusi, “ci sentiamo discriminati”. 

Intanto anche la Federnuoto è stata interessata della questione da uno dei due atleti.

Diversa la versione del presidente della Hidro Sport Toni Oriente che afferma: “I due atleti sono stati liberati perché sono stati annullati i tesseramenti. Ieri ho ricevuto anche comunicazione dal Comitato regionale della Fin (Federazione Italiana nuoto, ndr). Posso dire che hanno nuotato con noi fino a ottobre-dicembre, poi quando gli impianti sono stati chiusi abbiamo dovuto riorganizzare gli allenamenti di sera. E quando abbiamo proposto loro l’orario serale, a loro per motivi personali questo orario non andava bene e hanno scelto un’altra struttura. Quindi io non li vedo più da dicembre. Poi hanno fatto richiesta di partecipare alle gare sotto il nome della mia società.

Ma se gli atleti non nuotano più con la società da mesi, non possono gareggiare sotto l’egida della società che non ha più il controllo se si sono allenati. Il regolamento non lo prevede. Se succede qualcosa perché magari il grado di preparazione non era adeguato ad una gara agonistica, noi siamo responsabili penalmente”. 

La vicenda potrebbe non concludersi qui e altri organi sportivi competenti potrebbero essere interessati della questione.

 

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