Consorzio industriale

Nico Romagnuolo: “No all’autostrada, pensiamo ad una ferrovia per il trasporto merci”

L’ambiente e la sostenibilità sono i due temi attorno ai quali si concentra Nico Romagnuolo, commissario del consorzio per lo sviluppo industriale di Campobasso.

“Il Recovery plan – scrive Romagnuolo – sarà la cartina tornasole di questo nuovo indirizzo ambientale se proporrà soluzioni ecologiche che avranno effetti sul clima, sostenibilità, biodiversità. L’efficientamento energetico e la riduzione dell’impatto ambientale dovranno passare sul rinnovo della concezione di autotrasporto, trasporto ferroviario di merci e persone. In questa nuova visione a mio parere dovrà rivolgere la programmazione  il Molise del futuro. La peculiarità della nostra Regione rappresentata da un territorio  di piccole realtà comunali e l’ambiente pressoché intatto, per creare sviluppo dovrà principalmente uscire dall’isolamento costituito da collegamenti arcaici con le grandi realtà dell’Italia a iniziare dalla Capitale”.

Secondo Romagnuolo  nell’ottica di preservare l’ambiente ed utilizzare i fondi del Recovery plan “si dovrebbe abbandonare definitivamente la realizzazione dell’autostrada Termoli San Vittore, che a mio parere sarebbe una catastrofe ambientale considerando che l’arteria andrebbe a realizzarsi per un lungo tratto a ridosso del fiume Biferno. La soluzione del futuro che viene intrapresa in vasta scala anche in altre realtà, dovrà essere la costruzione di una nuova linea ferroviaria per trasporto di merci e persone che colleghi Termoli, Venafro, e l’alta velocità Roma –Napoli. Un percorso da realizzarsi soprattutto in galleria considerato la morfologia del nostro territorio. Il piano Ue prevede la riduzione delle emissioni inquinanti entro il 2030 passando proprio da cambiamenti radicali del sistema trasporto. In tal senso il gruppo italiano Leonardo assieme a ferrovie  Italia, progetta la realizzazione di  linea ferroviaria a lievitazione magnetica che consentirà nel 2030 di collegare Roma con Milano in mezz’ora. Uscire dall’isolamento e pensare al futuro, il Molise può farcela. Il futuro delle città sarà quella di aree geen diffuse nel territorio. Il Molise con un agevole collegamento, può rigenerarsi dando vita ai tanti paesi che costituiscono la nostra regione. Crediamoci”.

commenta