Assunzioni cercasi

La Sinistra solidale con i sanitari a Partita Iva: “Dopo 13 mesi di lavoro senza tutele rispediti a casa”

Infermieri ed operatori sanitari assunti con incarico libero-professionali a marzo scorso stanno per terminare il loro lavoro. In questi mesi (a causa del contratto riservato loro, appunto) non hanno potuto maturare il punteggio utile ai fini del concorso e non hanno goduto delle tutele che hanno i loro colleghi dipendenti. Torneranno a casa? In realtà c'è una graduatoria di 1000 infermieri con cui si procederà ad assunzioni a tempo determinato e molti di loro, con un pizzico di fortuna, potrebbero essere 'ripescati'

Il gruppo Termoli Bene Comune-Rete della Sinistra si schiera con gli infermieri e gli operatori sanitari (circa 180) che hanno lavorato per 13 mesi negli ospedali molisani, per dare manforte nell’emergenza covid che li ha subissati, ma che a fine aprile torneranno a casa.

“Esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza ai 180 infermieri ed operatori sanitari che dal 30 aprile 2021 saranno sbattuti fuori dalla nostra ineffabile ASReM, dopo un anno di lavoro durissimo in prima linea, a rischio della vita (e molti di loro infatti si sono ammalati)”.

 

Gli operatori sanitari in questione erano stati assunti con incarico libero-professionali, a Partita Iva dunque. Si è trattato di un modo veloce per reperire personale, personale che chiaramente non aveva le stesse tutele di quello dipendente dall’Azienda sanitaria. “Sottoposti a turni di lavoro massacranti, senza alcuna tutela sindacale perché assunti con la scellerata formula della partita IVA, pagati 18 euro lordi all’ora, non si vedono riconosciuta nemmeno l’esperienza lavorativa sul campo, fattore che potrebbe aumentare il punteggio del curriculum e consentire loro di sperare in un’assunzione più stabile”.

Va chiarito che è stata già stilata la graduatoria di 1000 infermieri che hanno risposto ad un Avviso Pubblico emanato dall’Asrem lo scorso ottobre, e che prevede l’assunzione a tempo determinato. Fonti sindacali degli infermieri ci confermano che le assunzioni sono già instradate. Si tratta in questo caso di una procedura diversa e che garantisce molto di più, in termini contrattuali, ai lavoratori. La cosa più importante è che questi lavoratori, che rimpiazzeranno praticamente quelli a Partita Iva di cui parla la Rete della Sinistra, a differenza di questi ultimi avranno la possibilità di maturare punteggio che tornerà loro utile ai fini del concorso a tempo indeterminato. A breve la procedura concorsuale sarà pubblicata in Gazzetta ufficiale e inizierà l’iter, che come si sa ha dei tempi non propriamente brevi.

Emergenza personale, concorso per 45 infermieri a tempo indeterminato. 13 posti riservati ai militari

Da rilevare come in questa graduatoria ci siano naturalmente anche i lavoratori a Partita Iva che stanno per vedersi scadere il contratto. Però è indubbio il loro svantaggio perché in questi mesi non hanno potuto maturare il punteggio che li avrebbe collocati sicuramente in una posizione migliore in graduatoria.

C’è anche da dire anche, però, che le rinunce (cioè la non accettazione dell’incarico) sono tante e dunque non è escluso che, scorrendo velocemente la graduatoria, molti di loro verranno ‘ripescati’.

 

Detto questo, la Rete della Sinistra contesta il metodo tout court.Questi 13 mesi di lavoro hanno costituito una preziosissima fonte di esperienza che sarebbe sicuramente di aiuto per i nostri malati; ma nella sua superiore saggezza il direttore generale preferisce ricominciare da capo con un nuovo bando, al quale risponderà gente sicuramente meno esperta, che sarà necessario ricominciare a formare, perdendo tempo prezioso.

Il risultato è sempre lo stesso: il benessere e l’interesse dei cittadini sono gli ultimi parametri ad essere considerati nelle stanze dei bottoni sanitari. Quanto ci vorrà per le nuove assunzioni, considerando che dal bando precedente sono passati ben 8 mesi e ancora non è stato assunto nessuno?”

marcella stumpo consiglio termoli

Il gruppo politico ricorda di aver “presentato in Comune a Termoli una mozione (peraltro non ancora discussa dopo 9 mesi) in contrasto al lavoro nero, e troviamo vergognoso che sia consentito utilizzare forme di assunzione che di fatto considerano i lavoratori oggetti da utilizzare e poi cestinare, dopo averli costretti a lavorare nei contesti pericolosi che ben conosciamo. Tra l’altro i lavoratori che hanno contratto il Covid in ospedale, e non casualmente ma per precise responsabilità gestionali, viste le situazioni di rischio documentate dagli ispettori ministeriali, sono stati lasciati a casa 30 giorni senza retribuzione”.

Ancora: “Come giudicare le sprezzanti parole con le quali è stata liquidata la circostanziata richiesta di ben quattro primari del Cardarelli, che hanno testimoniato l’ottimo lavoro svolto e invocato la loro (dei suddetti operatori sanitari, ndr) permanenza in servizio proprio in virtù dell’esperienza accumulata e quindi nell’interesse dei pazienti?”

 

Sempre molto duro il giudizio sull’operato dell’azienda sanitaria regionale: “L’ASReM appare ormai inequivocabilmente rispondere solo a se stessa, senza più alcun rapporto con la tragica realtà molisana e senza alcuna considerazione delle reali necessità dei cittadini.

Speriamo davvero che questi ragazzi siano ascoltati dalla Procura di Campobasso, cui pare vogliano rivolgersi, in modo che emergano anche eventuali verità scomode sulle condizioni reali nelle quali si lavora negli ospedali molisani e sulle metodiche di gestione organizzativa del sistema”.

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