Il monitoraggio

Il Molise passa in arancione. Riaprono negozi e parrucchieri, novità per le scuole

Molise e Sardegna da lunedì saranno arancioni, con la differenza che la nostra regione proviene dal colore rosso (da 3 settimane, ma prima ancora lo era diventato il Basso Molise con ordinanza regionale) mentre l'isola peggiora la sua posizione e dacchè era bianca passa ad un livello ben maggiore di restrizioni. Vediamo i dati emersi dal monitoraggio e cosa cambierà per i molisani

Continuano a migliorare i dati del Molise che da lunedì 22 marzo tornerà nelle regioni contrassegnate dal colore arancione, con un allentamento dunque delle restrizioni e la riapertura delle scuole (anche le superiori per cui è prevista la didattica in presenza almeno al 50%). A meno che il Governatore o i sindaci decidano diversamente.

Una tendenza, quella al miglioramento, che è sempre più evidente (e opposta rispetto alla maggior parte delle zone d’Italia) e che potrebbe significare che il Molise ha superato il picco della terza ondata e ha iniziato la discesa. In Italia invece sembrano questi i giorni clou, dopodichè – come prevedono molti esperti – gli indicatori inizieranno finalmente a scendere.

L’Rt del Molise è sceso (i dati si riferiscono al periodo 24 febbraio-18 marzo) sotto l’1. Nell’ultimo monitoraggio di Istituto Superiore di Sanità e Ministero della Salute (quello diffuso oggi 19 marzo) l’indice di trasmissibilità (calcolato sui casi sintomatici) riferito alla nostra regione è calato a 0.89 (tra 0.65 e 1.17) mentre solo venerdì scorso era a 1.07, e prima ancora a 1.66. Un’ottima notizia e anche questa in controtendenza perchè di contro sono tanti i territori che hanno valori medi sopra la soglia critica di 1 (ben 16 tra regioni e province autonome). Fa meglio di noi solo la Provincia di Bolzano (0.59).

dati monitoraggio rt 19 marzo

Ma la stima di Rt ha i suoi limiti. Ben più ‘affidabile’ è l’indicazione che proviene dall’incidenza di nuovi casi. In questo caso ci si riferisce peraltro a un arco di 7 giorni più vicino nel tempo (dal 12 al 18 marzo). Ebbene, continua così come avvenuto nella settimana precedente il trend al ribasso. I nuovi casi sono stati 439 mentre erano, andando a ritroso coi precedenti report, 474 e prima ancora 560 e 616. Unico neo, stavolta anche se il trend dei nuovi contagi è in calo aumenta quello dei focolai. Da rilevare, inoltre, come in 12 regioni italiane i casi aumentino. Ma non in Molise, appunto.

Dal monitoraggio si vede come la nostra regione resti tra quelle con rischio moderato ma sempre ad alta probabilità di progressione. Quindi l’imperativo resta quello di non abbassare la guardia.

La tendenza generale italiana invece va in direzione contraria. L’Rt è a 1.16 (come la settimana scorsa) e l’incidenza a 7 giorni sale a 264 casi ogni 100.000 abitanti (in Molise siamo a 170). A superare la soglia limite dell’incidenza dei 250 casi ogni 100.000 abitanti sono in particolare: Campania (305), Emilia Romagna (423), Friuli Venezia Giulia (468), Lombardia (329), Marche (338), Piemonte (352), Trento (298), Puglia (270), Veneto (264).

Dunque le conclusioni del Ministero. “Si conferma per la settima settimana consecutiva un peggioramento nel livello generale del rischio. Il numero di persone ricoverate in terapia intensiva – si legge nel report – è in forte aumento con un tasso di occupazione a livello nazionale sopra la soglia critica. Si osserva un analogo andamento per le aree mediche. L’elevata incidenza, l’aumento della trasmissibilità e il forte sovraccarico dei servizi ospedalieri richiedono di mantenere rigorose misure di mitigazione nazionali accompagnati da puntuali interventi di mitigazione/contenimento nelle aree a maggiore diffusione”. Non esattamente un bel quadro d’insieme.

 

Molise in arancione dunque a partire da lunedì 22 marzo (era rosso dal 1 marzo, il Basso Molise da molto prima ancora). Significa che i negozi potranno riaprire (salvo le chiusure nei giorni festivi e prefestivi per quanto riguarda quelli nei centri commerciali). Bar e ristoranti resteranno chiusi ma con possibilità di fare asporto (i bar solo fino alle 18) e consegna a domicilio. Potranno riprendere le loro attività barbieri, parrucchieri e centri estetici. Saranno consentite le visite a parenti ed amici purchè rispettino le limitazioni previste dal Dpcm Draghi. “Dal 15 marzo al 2 aprile e nella giornata del 6 aprile, nelle regioni nelle quali si applicano le misure stabilite per la zona arancione è consentito, in ambito comunale, lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 5 e le ore 22, e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la responsabilità genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi”. E poi, molto importante, riapriranno le scuole che potranno fare didattica in presenza (le superiori però almeno al 50% e fino ad un massimo del 75%). Resta valido il coprifuoco e il divieto di spostamento tra regioni ma, insomma, ci sarà una maggiore libertà.

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