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I medici di famiglia potranno vaccinare in studio e a domicilio i propri assistiti: l’accordo c’è, incerti i tempi

Siglata una intesa di massima per consentire ai medici di famiglia di somministrare il siero anti Covid 19 ai propri assistiti negli studi, a domicilio o nei punti vaccinali. Ma i vaccini per ora non sono ancora disponibili, quando lo saranno bisognerà utilizzare sempre la piattaforma di prenotazione regionale.

I medici di famiglia saranno coinvolti nella campagna vaccinale di massa. Dopo settimane di tribolazioni è stato finalmente siglato un accordo a livello locale, che poggia sui dettami del protocollo nazionale, per somministrare il siero anti Covid 19 negli ambulatori dei medici di medicina generale ai propri assistiti o nel loro domicilio.

I tempi, però, non si conoscono ancora anche perché le forniture di siero non sono già disponibili negli studi dei medici e non è neppure possibile mettersi in fila sulla piattaforma regionale dove si stanno raccogliendo le prenotazioni di over 80, forze dell’ordine e personale scolastico. 

Resta comunque una buona notizia e l’apertura dei medici di famiglia, che in Molise sono 285 e dovranno dare formale adesione, è stata apprezzata dal governatore Donato Toma che ha detto: “Ringrazio i medici di medicina generale, le organizzazioni sindacali, per la loro disponibilità e per aver tempestivamente raggiunto l’intesa con la struttura commissariale e la direzione generale della salute della Regione Molise”.

L’intesa siglata ieri sera, 4 marzo, riguarda anche il personale di Continuità assistenziale, Medicina dei servizi, Emergenza sanitaria territoriale.

In sintesi l’accordo – che a detta del segretario provinciale della Fimmg, Peppino Licursi, coinvolgerà tutti i medici di famiglia della nostra regione – prevede che si possano vaccinare i pazienti negli ambulatori attrezzati, a domicilio per quelli impossibilitati a muoversi o nei centri vaccinali sparsi in regione.

Per farlo occorrerà sempre prenotarsi sulla piattaforma regionale adesionivaccinazionicovid.regione.molise.it, successivamente la stessa comunicherà l’elenco degli aventi diritto ai medici di base che secondo un preciso calendario cominceranno a inoculare le dosi di vaccino ai propri pazienti.

“Salvo la necessità di effettuare la prestazione vaccinale presso il domicilio del paziente – leggiamo nella nota stampa della Regione Molise – , laddove i profili organizzativi e logistici della vaccinazione anti Covid-19 da effettuarsi da parte dei medici di Medicina generale non consentano la vaccinazione presso gli studi degli stessi, anche in ragione dell’assenza di personale amministrativo e/o infermieristico, è previsto l’intervento professionale dei medici di Medicina generale presso i Centri vaccinali dell’Asrem  e  ulteriori strutture fisse o mobili – messe a disposizione dalla stessa Azienda sanitaria regionale ma anche, eventualmente, da altri enti e istituzioni – secondo modalità operative concordate e nel rispetto delle indicazioni di sicurezza e di tutela di operatori e pazienti”.

L’accordo, insomma, sarà utile a snellire il carico delle adesioni alla campagna vaccinale in atto “e di accelerare le operazioni di inoculazione – queste sempre le parole dio Toma -, quanto di essere più vicini alle esigenze e alle richieste dei molisani. Del resto, il futuro sta nella medicina del territorio e il protocollo d’intesa firmato ieri sera va proprio in tale direzione”.

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