Termoli

Carlo Cappella, poeta e pittore della Torretta: a 12 anni dalla morte il ricordo dell’amico Oscar De Lena

Era il 31 marzo del 2009 quando il mio caro amico Carlo Cappella a 83 anni moriva nella camera di rianimazione del nostro ospedale termolese. Era stato operato per l’asportazione di alcuni calcoli, poi le cose si complicarono e, dopo diversi giorni passati in rianimazione, ci lasciava per salire in cielo dove, sicuramente, si è riunito con i suoi due maestri che gli avevano inculcato l’amore per la poesia, i poeti dialettali termolesi: Giuseppe Perrotta e Raffaello D’Andrea che gli avevano trasmesso la passione dello scrivere usando il nostro dialetto che lui tanto amava. Le sue poesie e i suoi sonetti erano sempre ispirati da personaggi o avvenimenti che scaturivano dalla vita quotidiana che si svolgeva per le stradine o le piazzette del borgo e, la terzina che chiudeva i suoi sonetti, scaturiva sempre un affettuoso sarcasmo e una bonaria ilarità.

Carlo cappella ricordo Oscar de lena

Tutte le sere andavo a trovarlo in ospedale e, mentre lo guardavo dietro le vetrate della sala di rianimazione, vedevo nei suoi occhi lo sguardo di una persona che voleva dirmi qualcosa ma, essendo intubato, non poteva. Incrociando il suo sguardo, mi accorgevo che spesso, il suo viso era solcato da una lacrima che per me era come se mi avesse detto qualcosa. Avevo trascorso con lui gli ultimi dieci anni della sua vita. Lo conobbi nella “sua torretta” che aveva trasformato in “Archivio Storico Termolese” perchè lì dentro, anche se il locale era di soli pochi metri quadrati, c’erano centinaia di documenti legati alla storia della nostra città che lui fin da giovanissimo aveva raccolto e conservato con cura e diligenza. Quanti giovani avevano usufruito di quegli scritti per le loro tesi o le loro ricerche. Carlo era sempre disponibile a prestare libri e articoli per diffondre e trasferire il suo amore per la nostra città ai giovani. Spesso mi diceva: “Oscar, copiati questo articolo o questo libro perchè quando io non ci sarò più tu possa proseguire questa mia passione per diffondere e continuare a far conoscere la storia della nostra Termoli”.

Sono passati 12 anni dal giorno della sua morte ma il ricordo di Carlo Cappella, poeta, storico e pittore è sempre vivo nella memoria di quelli che lo hanno conosciuto e dei più giovani ai quali quando si parla di storia di Termoli, si fa riferimento sempre ai suoi tanti libri e ai numerosi scritti da lui lasciatici. Tutti questi suoi documenti si trovano ora nella Biblioteca Diocesana di Larino in due armadi dedicati a lui dal responsabile dell’Archivio storico diocesano e della Biblioteca di Larino, Giuseppe Mammarella.

Carlo cappella ricordo Oscar de lena

Carlo resterà sempre nella memoria di tutti i termolesi anche perchè, la panchina a lui dedicata e realizzata dallo scultore Gianluca Spanu, inaugurata il 1 ° dicembre 2018 è lì, in fondo al nostro Corso Nazionale con lo sguardo rivolto verso il Castello che, insieme alla Cattedrale e al Borgo Antico erano i suoi soggetti preferiti e descritti o in versi o con i colori della sua tavolozza. Tra i suoi libri voglio ricordare: “Termoli dalle origini”, “La Cattedrale di Termoli”, “Contromemoriale sulla storia di San Basso”, “I modi di dire termolesi – I tavitte”, “La Chiesa di Maria SS. della Vittoria in Valentino” (Madonn’a ‘llungo), “Calendario storico termolese 1988”, “Le voci quotidiane”,“ A spasso per Termoli ieri ed oggi”, “Cera una volta…a Termoli”.

 

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