Il commissario ad acta per la sanità in Molise Angelo Giustini è stato raggiunto da un avviso di garanzia emesso dalla Procura di Campobasso. Le ipotesi di reato sono omissione di atti d’ufficio e abuso d’ufficio.
Secondo i magistrati, il commissario ha omesso di deliberare atti specifici di sua competenza funzionali a erogare servizi assistenziali in relazione all’emergenza pandemica.
Non solo: per gli inquirenti Angelo Giustini – come riporta un’agenzia (Fonte Ansa) battuta questa mattina (5 marzo) – avrebbe nominato il direttore generale dell’azienda sanitaria del Molise Oreste Florenzano commissario straordinario per l’emergenza da covid-19 in maniera arbitraria e illegittima. Forse ricorderete questa vicenda: era lo scorso 14 febbraio quando è stato scritto l’ennesimo capitolo della lotta al vertice.
Nell’informativa la Procura scrive che si tratta di una nomina quella di commissario straordinario di sua esclusiva pertinenza e non derogabile ad altri.
La nomina di Oreste Florenzano da parte di Angelo Giustini come commissario straordinario configurerebbe, secondo quanto trapela dai primissimi elementi dell’inchiesta che vede il commissario indagato, la volontà di sfuggire alle proprie responsabilità anche patrimoniali in relazione a un programma non attuato. E anche e soprattutto su questo che hanno lavorato gli inquirenti molisani dopo aver acquisito gli atti formali anche dal Ministero che ha sollevato dubbi di legittimità su alcune decisioni prese dal commissario ad acta.
La notizia ha raggiunto gli ambienti sanitari e politici del Molise dove peraltro oggi è una giornata particolare. Proprio il commissario Giustini, nominato alla fine del 2018 dall’allora Governo Lega-5 Stelle, infatti è ascoltato in audizione in Consiglio regionale dove dovrà riferire sulla situazione attuale collegata alle decisioni assunte per l’emergenza coronavirus.
L’informazione di garanzia nei confronti del commissario ad acta si inserisce nell’ambito di una inchiesta giudiziaria più ampia frutto anche di numerosi esposti circa le carenze strutturali e assistenziali dell’ospedale Cardarelli e in generale della sanità molisana in relazione alla gestione dell’emergenza pandemica.
La Procura della Repubblica di Campobasso starebbe infatti accertando una serie di presunte irregolarità non soltanto in ordine alla programmazione e all’attuazione delle linee guida ma anche sulla vicenda relativa a carenze assistenziali. Negli ultimi giorni, come ormai è noto, è balzato in cronaca il problema dell’impianto di gas medicinale, quello che trasporta l’ossigeno fino al quinto piano dove è stato allestito il reparto covid del Cardarelli.
Un impianto obsoleto, malfunzionante e insufficiente, per ammissione stessa del responsabile tecnico manutentore, a garantire l’apporto necessario di ossigeno per i pazienti trattati con maschere e c-pap.
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