Campobasso

Astrazeneca, alle 15 si riparte con le vaccinazioni. Incognita rinunce

Oggi si riparte all'Unimol con le somministrazioni: i cittadini molisani prenotati saranno avvisati con sms. Incognita rinunce e misure di contrasto al rallentamento del virus: overbooking e scorrimento a fine lista.

Riprenderanno oggi 19 marzo a partire dalle 15 le somministrazioni del vaccino AstraZeneca, sospeso dall’Aifa lo scorso 15 marzo. Lo ha confermato la stessa Agenzia italiana del farmaco in una nota ufficiale diramata ieri sera.

I benefici del vaccino sono superiori ai rischi: questa la sintesi della raccomandazione del Comitato di Valutazione dei rischi per la Farmacovigilanza (PRAC) dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA), che ha escluso una associazione tra i casi di trombosi e il vaccino contro il Covid 19 di Astrazeneca. Sulla base dei dati disponibili sono state escluse problematiche legate alla qualità e alla produzione. Per l’Aifa sono venute meno le ragioni alla base del divieto d’uso in via precauzionale dei lotti di vaccini disponibili.

Pertanto oggi, appena il Comitato per i Medicinali per Uso umano (CHMP) rilascerà il proprio parere, AIFA procederà a revocare il divieto d’uso del vaccino AstraZeneca, consentendo così una completa ripresa della campagna vaccinale già a partire dal primo pomeriggio.

Appena la revoca verrà ufficializzata, anche il Molise riprenderà la somministrazione dei vaccini AstraZeneca ai soggetti che hanno manifestato la propria adesione. Si procede all’Unimol, e le persone saranno comunque avvisate attraverso un sms al numero fornito al momento della vaccinazione oppure tramite mail.

L’invito delle autorità sanitarie, viste le risposte fornite da autorità indipendenti a seguito dell’approfondimento dei dati e delle evidenze scientifiche, è quello di proseguire con la campagna vaccinale, unica arma di protezione nei confronti di un virus sempre più diffuso e aggressivo.

Prima di ripartire però è necessario modificare il foglietto illustrativo del prodotto e cambiare il modulo per il consenso informato che  si firma quando si entra nel centro vaccinale. Sarà inoltre migliorata l’ananmesi, vale a dire il questionario orale con domande su condizioni cliniche del paziente e eventuali pregressi legati a rischio trombosi cui vengono sottoposti i vaccinandi prima della inoculazione.

Le somministrazioni fermate per lo stop cautelativo ad AstraZeneca vengono stimate in Italia in circa 200 mila. Terreno perduto nella lotta al virus che si dovrebbe recuperare in circa due settimane.

Il vero dubbio ora, che si potrebbe vedere già oggi e soprattutto nei prossimi giorni, sono le rinunce tra le persone che si erano già prenotate per Astrazeneca. Le regioni potranno utilizzare come contromisura due iniziative: La prima, nei prossimi giorni, è l’overbooking che consiste nel chiamare alla vaccinazione un numero di persone più alto rispetto alle dosi disponibili per poter rimpiazzare al volo le eventuali rinunce senza perdere il ritmo delle somministrazioni. La seconda è quella dello scorrimento a fine liste per chi rinuncia. Chi dovesse dire no ad Astrazeneca finirà in fondo alla lista e dovrà aspettare mesi prima di poter essere vaccinato.

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