Trend 'anomalo'

Altro decesso per Covid a Guglionesi. L’esperto conferma: “In Molise mortalità ospedaliera doppia rispetto a quella italiana”

Il fisico Andrea Palladino, intervistato dalla TgrRai, spiega come allo stato attuale la mortalità in Molise per Covid sia pressochè doppia rispetto a quella media nazionale. Intanto dopo i 10 decessi comunicati ieri dall'Asrem si è aggiunto l'ennesimo: un cittadino di Guglionesi è spirato nella Rianimazione del Cardarelli

Ancora un decesso, dopo i dati drammatici di ieri 4 marzo (qui il bollettino). Nella serata si è fermato il cuore di un cittadino di Guglionesi ricoverato nel reparto di Terapia intensiva dell’istituto Neuromed di Pozzilli. L’uomo era stato ricoverato un paio di settimane fa in seguito ad un aggravamento delle condizioni. Ha perso la battaglia contro il virus mandando in fumo tutte le speranze di familiari e amici che hanno pregato fino all’ultimo perché riuscisse a salvarsi.

Per Guglionesi si tratta del settimo morto di covid dall’inizio della pandemia e del quinto nell’ultimo periodo, dopo un 80enne, un 72enne, un 75enne e un 38enne, il giovane Mirko Sarchione.

E intanto una conferma ulteriore del tasso di mortalità ‘anomalo’ nella nostra regione, in particolare in ambiente ospedaliero, arriva da Andrea Palladino di CovStat che, intervistato dal TgrMolise, ha confermato – grafici alla mano – come in Molise la mortalità degli ultimi due mesi nelle strutture ospedaliere sia maggiore (doppia) rispetto a quella media nazionale.

decessi ospedalizzati molise italia rai

“Se confrontiamo la curva degli ospedalizzati e dei decessi giornalieri in Italia e in Molise vediamo che mediamente in Italia il 2% delle persone ospedalizzate perde la vita, a distanza di circa 2 settimane dall’ingresso in ospedale. Attualmente (negli ultimi due mesi, ndr) in Molise il dato è doppio rispetto a quello nazionale”.

Quali le ipotesi di questa maggiore mortalità? “La prima ipotesi è che ci sia realmente una sovramortalità ospedaliera, che si attesta sul 4-5%. Un’altra possibilità è che ci siano decessi al di fuori dell’ospedale (ovvero a casa)”.

ricoveri decessi molise rai

Il dottor Palladino ha poi mostrato il grafico che mostra lo ‘storico’ delle curve di mortalità ed è evidente come durante il primo lockdown (e dunque nella prima ondata che ha sostanzialmente risparmiato la nostra regione) l’incidenza sia molto più bassa rispetto a quella attuale. La situazione è cambiata – come spiega Palladino ai microfoni della Rai – dopo ottobre, e dunque con quella che comunemente viene chiamata seconda ondata. Palladino ricorda come in quel periodo si sia raggiunta la cifra di 80 ricoveri in Malattie Infettive. Ora i numeri, considerate anche le Terapie Intensive e i posti letto di altre strutture (San Timoteo e i privati Gemelli e Neuromed), sono finanche maggiori.

iss variante inglese regioni prevalenza

Una spiegazione plausibile è legata alla diffusione massiccia della variante inglese (come certifica il grafico sopra), mutazione più contagiosa del virus. Concorde su questo il dottor Palladino: “L’effetto (di un virus più contagioso, ndr) è che ci siano maggiori ricoveri pertanto gli ospedali saturano e va in crisi il sistema sanitario”. In special modo – aggiungiamo – se quel sistema sconta ataviche problematiche a partire dalla mancanza del personale, oltre che dei posti letto.

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