Alfredo Lestini, medico superiore della Polizia di Stato non ce l’ha fatta. Il Covid si è portato via anche lui.
Ricoverato dal 23 febbraio nel reparto di Rianimazjone dell’ospedale Cardarelli di Campobasso, questa mattina il suo cuore ha smesso di battere. Aveva 63 anni.
Nato a Napoli nel 1958, Alfredo Lestini era stato adottato dalla città di Campobasso dal 1993, dove presso la Questura ha svolto la sua mission di dirigente dell’Ufficio sanitario provinciale.
Uomo di grande spessore culturale, generoso e altruista, di lui si ricordano doti umane e professionali. Sempre attento al prossimo ha conquistato – con il suo sorriso garbato e il suo “donarsi” sempre al bisogno dell’altro – tutta la popolazione che oggi piangere la scomparsa di un esempio da imitare.
Il dottor Lestini aveva una profonda conoscenza delle problematiche sanitarie riguardanti il personale di Polizia e con gli anni era diventato un punto di riferimento per la Questura.
Quando è stato ricoverato, a fronte di altre patologie, gli era stato proposto la terapia intensiva di un altro ospedale dove poteva ricevere cure sinergiche rispetto ad un quadro clinico più complesso. Ma rifiutò categoricamente quel trasferimento: “Io sono un malato qualunque. Resto qui e mi curerete come gli altri”.
Nel suo fascicolo personale numerose parole di compiacimento, due lodi per servizio e la nomina a Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana.
I funerali si terranno domani alle 16 nella chiesa di San Paolo.
In pochi giorni il Molise perde due dei suoi uomini più amati tra le forze dell’ordine. Lunedì scorso, al Policlinico Umberto I di Roma, è deceduto il maresciallo della stazione carabinieri di Campomarino Arturo D’Amico, 54 anni. Alfredo Lestini è la vittima 407 del virus nella nostra regione.
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