Lotta alla proliferazione di ungulati

Abbattere i cinghiali sui propri terreni, dal 1 aprile via libera anche per gli agricoltori molisani

Varato il nuovo piano regionale. Potranno usare il fucile solo quei coltivatori abilitati dopo specifico corso di formazione

cinghiali petacciato - foto giuseppe del muto

Via libera, dal 1 aprile gli agricoltori abilitati potranno sparare ai cinghiali sui propri terreni. Lo prevede il nuovo piano “Per il controllo delle popolazioni del cinghiale sul territorio della regione Molise” adottato dalla Regione Molise.

Il nuovo piano pensato per mettere un freno al proliferare di cinghiali con conseguenti rischi e danni per la popolazione “consentirà di fatto a proprietari terrieri e conduttori di poter utilizzare le azioni di controllo e contenimento sui propri poderi, durante il periodo di chiusura dell’attività venatoria”. Detto in parole povere, avranno la possibilità di abbatterli per preservare i raccolti.

“Il controllo – specifica l’assessorato all’Agricoltura – potrà essere esercitato dai soggetti sopraindicati solo dopo aver seguito uno specifico corso formativo abilitante, riconosciuto dall’Ispra, che sarà organizzato dagli Ambiti territoriali di caccia e da quelle organizzazioni ufficialmente riconosciute dalla Legge 157/92”.

“Ciò non darà certo il via libera – spiega Nicola Cavaliere – all’abbattimento sconsiderato di ungulati sul nostro territorio, perché a monte c’è un Disciplinare che garantisce il rispetto delle regole e di un programma ben definito. Senza dimenticare – aggiunge – che il piano in questione è stato approvato dall’Ispra.

Con tale iniziativa, da tempo caldeggiata anche da Coldiretti, la Regione compie il massimo sforzo. Considerato che la legge non ci offre altri margini di intervento, essendo la materia venatoria di competenza esclusiva dello Stato”.

Il piano segue di diversi mesi una sentenza della Corte Costituzionale che aveva dichiarato valida la legge della Regione Marche che autorizzava gli agricoltori a usare il fucile nei loro campi contro gli ungulati.

La Corte Costituzionale autorizza gli agricoltori a sparare contro i cinghiali. Atteso via libera in Molise

“Come per la caccia di selezione, – prosegue l’assessore regionale – anche questo piano non potrà di sicuro risolvere in maniera definitiva il problema dei cinghiali, che ricordo coinvolge tutta Europa e non solo il Molise. Per questo continuerò a richiedere, a livello nazionale, le giuste e dovute modifiche alla 157/92.

L’avvio operativo – spiega Cavaliere – delle attività previste dal piano sono state fissate al 1 aprile 2021, fatta salva la possibilità, purtroppo non affatto remota, di differimenti causati dalla pandemia da Covid19. E proprio la grave emergenza sanitaria – conclude – ora rappresenta di sicuro una priorità assoluta, dove concentrare tutte le attenzioni e gli sforzi. Ma era giusto comunque compiere questo passo concreto a favore del settore agricolo, con la speranza di poter tornare alla ‘normalità’ in un futuro non troppo lontano”.

 

foto di Giuseppe Del Muto

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