I dati e le incognite

Vaccini per gli over 80, il Molise si organizza: da mercoledì via alle prenotazioni (salvo imprevisti)

E' cauto il governatore della Regione sul nuovo sistema di prenotazione del vaccino anti Covid per gli ultra anziani del Molise. Un call center agganciato a una piattaforma informatica la strada per velocizzare sulle fasi di immunizzazione di massa di una campagna vaccinale lenta e piena di incognite. Ma il Molise non è solo: ritardi e difficoltà organizzative si registrano da nord a sud dello Stivale. Con i dovuti distinguo.

La fase uno della campagna vaccinale di massa si potrà considerare conclusa quando gli anziani del Molise con più di 80 anni avranno ricevuto la doppia dose del vaccino dell’azienda farmaceutica Pfizer-Biontech oppure Moderna, cioè le tipologie considerate ad elevata efficacia e senza rischi per la popolazione più anziana e vulnerabile. Per raggiungere questa vasta platea, certamente più difficilmente tracciabile rispetto a medici, infermieri, operatori socio-sanitari, ospiti e personale delle Rsa e case di riposo (quelli già immuni o in via di immunizzazione), la Regione e l’Asrem stanno studiando una strategia per la raccolta delle prenotazioni.

Un call center dedicato e una piattaforma informatica (con una app, probabilmente) dovrebbero essere la strada maestra per raggiungere i circa 26mila ultra anziani del Molise interessati al vaccino, quelli ai quali la malattia della Covid 19 causa gli effetti più letali.

Utilizziamo il condizionale perché i dettagli sono ancora una incognita: da questa mattina i vertici della sanità molisana sono in riunione alle prese con “atti e decisioni imminenti” – parole della Dg salute, Lolita Gallo – che dovranno essere assunte a stretto giro: mercoledì, dopodomani, per la road map disegnata dal governatore Donato Toma si dovrebbe partire con le prime prenotazioni.

Lui stesso, stavolta, è piuttosto cauto nell’annuncio: “Oltre al sistema informatico i tecnici hanno in animo di creare un call center da aggiungere al sistema informatico. C’è una azienda che già opera con noi che dovrebbe implementare questo ulteriore servizio”.

La piattaforma (non sappiamo se è quella di Poste italiane annunciata sempre da Toma qualche giorno fa o se si tratta di un’altra azienda) dovrebbe essere pronta ma va agganciata al call center e la tempistica della prenotazione dipenderà da questi (e altri) aspetti tecnici.

Il nuovo sistema (fino a ora è stata l’Asrem a contattare gli aventi diritto al vaccino) potrebbe essere utilizzato anche per le fasi successive alla fase uno, dunque anche per i soggetti fragili (disabili, invalidi, diabetici, malati oncologici, cardiopatici ecc…) come pure per e quelli in età compresa tra i 55 e i 79 anni. In questa seconda fase dovrebbero rientrare anche i medici libero professionisti e gli odontoiatri che non hanno avuto diritto al vaccino nella fase uno.

“Stamattina – ha spiegato Toma – ho sollecitato un decreto del Commissario che dia delle priorità e date precise”. Questo per capire a chi somministrare prima il siero nella grande platea della fase due.

Come già scritto un paio di giorni fa, l’arrivo delle fiale di Astrazeneca (il vaccino approvato dall’agenzia italiana per il farmaco ma destinato  a chi ha meno di 55 anni e ancora sotto embargo per altre fasce anagrafiche) dovrebbe accelerare anche la fase 3, quella in cui diventeranno immuni insegnanti, poliziotti, detenuti e più in generale i lavoratori che svolgono servizi essenziali, come sicurezza, trasporti, informazione eccetera.

Vaccini, il piano regionale è troppo lento. Mancano i medici e sulle prenotazioni si brancola nel buio

La piattaforma informatica – testata per prima sugli over 80 – sarà la scelta giusta anche per le loro prenotazioni? Non è da escludere, soprattutto se il sistema si dimostrerà efficace nel velocizzare la fase uno che – anche di questo ne abbiamo già parlato – sta andando molto a rilento. E non solo per i tagli ai rifornimenti.

Intanto a febbraio tra Pfizer, Moderna e Astrazeneca in Molise arriveranno 22.100 dosi: una parte è già custodita negli ospedali regionali, il resto a scaglioni.

Lo stesso Toma in una nota riferisce che “Oggi è pervenuta una nota del commissario Arcuri sulla previsione delle dosi di vaccino contro il Covid-19 che saranno consegnate in Molise dall’8 al 28 febbraio”. Il Presidente fa presente come la distribuzione dei vaccini Pfizer e Moderna, per la settimana del 15 febbraio, venga effettuata, limitatamente  ai vaccini Pfizer, sulla base del criterio della popolazione over 80, calcolata secondo i dati Istat, al fine di non rallentare le operazioni di consegna dei vaccini già programmate. Dalla settimana successiva, invece, sarà possibile utilizzare, per entrambi i vaccini, il criterio condiviso nella Conferenza Stato-Regioni del 3 febbraio 2020, della popolazione regionale assistita con più di 80 anni, calcolata secondo i dati RGS-MEF/Tessera sanitaria, prima indisponibili.

Per quanto riguarda il vaccino Astrazeneca, a seguito di quanto stabilito nella stessa Conferenza, il criterio per la distribuzione è quello della popolazione compresa tra i 18 e i 79 anni, calcolata secondo i dati Istat, non includendo il personale sanitario e sociosanitario già coinvolto nella fase di vaccinazione precedente.

“Nella prima settimana di febbraio – riferisce il presidente – ci sono state consegnate 2340 dosi di vaccino Pfizer e 300 di Moderna. Ad esse si aggiungeranno fino a fine mese, secondo quanto ci è stato comunicato da Arcuri, con distribuzioni a cadenza settimanale, altre 9360 dosi di Pzifer, 3700 di Moderna, 6400 di Astrazeneca, per un totale di 22100.

Ovviamente – precisa Toma –  a titolo precauzionale, va detto che i dati forniti dal commissario Arcuri sono stati formulati sulla base delle informazioni fornite dalle aziende produttrici e potrebbero subire variazioni a seguito di eventuali modifiche che dovessero pervenire dalle stesse aziende”.

 

Per quanto riguarda i punti vaccinali, i luoghi fisici in cui vengono fatte le iniezioni, al momento sono otto tra ospedali e case della salute. “Asrem – ha concluso Toma – ne potrà stabilire, se necessario, anche altri”. Senza contare – ed è stato sempre lui a ricordarlo – che ci saranno vaccinatori itineranti per le somministrazioni a domicilio di tutti quei soggetti che per ragioni di salute non possono muoversi da casa.

“La macchina si sta scaldando, anche perché ora non ci sono problemi di fornitura”. Ha tentato di essere ottimista il presidente della Regione Molise che ha dalla sua un caos generalizzato su prenotazioni e campagna vaccinale diffuso da nord a sud dello Stivale.

Per l’immunizzazione degli over 80 ogni Regione ha adottato un suo metodo. E sono andate anche in ordine sparso. C’è chi è già partito, chi lo sta facendo, chi non ha ancora una data precisa ma ci sta lavorando. Anche i sistemi utilizzati sono vari: dagli accordi con le farmacie, ai Cup, dalla chiamata diretta delle Asl alle piattaforme informatiche.

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