Dalle 9 alle 13

Trasporto pubblico locale, lunedì 8 febbraio 4 ore di sciopero

È confermato per lunedì 8 febbraio lo sciopero nazionale di 4 ore (dalle 9 alle 13) nel trasporto pubblico locale. Csì la Filt Cgil.

“In Molise le motivazioni della mobilitazione sono legate sia alla vertenza nazionale per il mancato rinnovo del contratto collettivo di lavoro scaduto da oltre 3 anni ma anche alle note criticità del trasporto pubblico regionale e soprattutto alla vertenza in ATM.

A supporto delle azioni di sciopero di 4 ore previste nella fascia antimeridiana di lunedì 8 febbraio, le organizzazioni sindacali hanno organizzato altresì un presidio e un sit di protesta per denunciare lo stato di grave criticità che investe da decenni il settore.

Detto presidio, per il quale è stata espressamente avanzata regolare richiesta di autorizzazione alle Istituzioni preposte all’ordine pubblico e alla sicurezza, si terrà simbolicamente nei pressi della sede della società di trasporto locale ATM Spa (in Viale Unità d’Italia in località Ripalimosani – CB) dalle ore 10 alle ore 12.

Le motivazioni legate alla vertenza nazionale attengono il mancato rinnovo del contratto nazionale di lavoro. È una protesta inevitabile visto che le associazioni datoriali del settore Asstra, Agens e Anav, non hanno raccolto i nostri appelli e si ostinano a non riprendere il confronto sul contratto nazionale scaduto da più di tre anni, non rimuovendo la pregiudiziale sul riconoscimento economico del triennio scaduto su un settore e su lavoratori che sono stati già fortemente penalizzati economicamente dalla pandemia e dal ricorso aziendale agli ammortizzatori sociali.

Lo sciopero nazionale dell’8 febbraio tuttavia non è stato proclamato solo per il mancato rinnovo del CCNL, ma anche a supporto di una riorganizzazione del settore, che dovrà considerare una nuova forma di domanda di mobilità ed offrire un servizio di trasporto pubblico organizzato ed efficiente. Tale processo dovrà determinare una riorganizzazione del sistema, favorendo aggregazioni e fusioni d’impresa (elemento quanto mai calzante per il Molise dove insistono circa 30 imprese e dove si attende da decenni un bando di gara per l’affidamento dei servizi) , e predisponendo sane relazioni industriali, finalizzate a definire opportune norme contrattuali per un lavoro più sicuro e più dignitoso che abbia in giusta considerazione la professionalità e la responsabilità degli autoferrotranvieri

Nella stessa giornata della mobilitazione nazionale è prevista anche un’altra azione di sciopero concomitante e che attiene la società ATM Spa e sono davvero tante le motivazioni all’origine dello sciopero contro l’azienda che fa capo all’imprenditore Larivera.

Perché è un’azienda che da oltre vent’anni continua a non retribuire regolarmente i propri dipendenti attribuendo direttamente questa grave inadempienza a responsabilità regionali e politiche che nulla dovrebbero avere a che fare con gli obblighi contrattuali del datore di lavoro e soprattutto con i rischi di impresa che ogni imprenditore dovrebbe ben conoscere e che nei trasporti sono sicuramente inferiori rispetto alla norma in virtù di contributi certi ed esigibili assicurati dalle Regioni.

Perché è un’azienda che abusa del proprio potere negando i più elementari diritti dei lavoratori.

Perché è un’azienda che abusa anche nel ricorso ai provvedimenti disciplinari. Emblematici i due giorni di sospensione comminati agli autisti che si sono rifiutati (per motivi di sicurezza e per i rischi frequenti da contagio COVID) di effettuare la vendita dei biglietti all’utenza.

Perché è un’azienda che evade la contribuzione contributiva alla previdenza complementare cui ha aderito il lavoratore, pur avendo effettuato trattenute in busta paga.

Perché è un’azienda con un parco autobus che definire obsoleto è un complimento.

Perché è un’azienda che sta abusando degli ammortizzatori sociali collocando i propri dipendenti in cassa integrazione anche in assenza di provvedimenti regionali di riduzione dei servizi e dell’attività di trasporto locale.

Perché è un’azienda dove non esistono relazioni industriali e sindacali e dove non è presente una contrazione aziendale di secondo livello presente invece in tutta Italia.

Perché è un’azienda che si appropria indebitamente persino delle quote sindacali trattenute in busta paga ai lavoratori che liberamente osano iscriversi alle Organizzazioni Sindacali”.

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