Allerta alta

Termoli oltre 150 contagi, 21 sono bambini. Stop alla fiera del sabato, Comune offre palasport per vaccinazioni

Il primo cittadino ha reso noto i dati dei contagi accertati in città, aumentati vertiginosamente da fine gennaio a questa parte. Sembrano sotto controllo i focolai negli istituti scolastici. Intanto a breve ci saranno novità con la pubblicazione di due nuove ordinanze

156 casi di contagio conclamato, di cui 100 nell’ultima settimana. Questi i dati che restituiscono la misura precisa dei positivi nella città di Termoli, da una settimana o poco più epicentro della diffusione del virus assieme ad altri centri del Basso Molise, a partire da Campomarino divenuto zona rossa.

La comunicazione arriva dal Comune di Termoli, in base ai dati forniti dall’Azienda sanitaria regionale. “Attualmente in base ai dati forniti dall’Asrem i positivi da Sars-Cov-2 in città risultano essere 156. L’incremento si è registrato dallo scorso 27 gennaio quando i soggetti contagiati erano 56.

Di queste 156 persone, ventuno sono bambini, alunni e studenti di età compresa tra 0 e 13 anni. Solo ieri in regione su 81 casi, 57 sono stati registrati in Basso Molise e questa situazione crea criticità nella gestione dell’emergenza all’ospedale San Timoteo”.

Una situazione che sta destando allarme e anche rimpallo di accuse social da un comune all’altro e viceversa. Le scuole, sia a Termoli che a Campomarino, in ogni caso sono chiuse da giorni e lo saranno nel caso di Termoli fino almeno alla fine della settimana e nel caso del comune arbereshe fino al 14 febbraio, quando scadrà l’ordinanza della zona rossa.

Di ieri l’incontro con i rappresentanti delle Forze dell’Ordine per intensificare i controlli (anti-assembramento e per evitare spostamenti inopportuni da un comune all’altro) sulla costa del Basso Molise.

Contagi boom, movida sotto accusa. Si corre ai ripari con più controlli delle Forze dell’Ordine

Come noto a Termoli il sindaco Roberti aveva di recente parlato di focolai in 5 differenti istituti scolastici (tra cui l’Alberghiero che però ha smentito categoricamente questa circostanza).

Ebbene, la situazione ora è questa: “Ad oggi non vengono segnalati nuovi contagi legati ai positivi degli istituti scolastici e questo lascia ben sperare, tuttavia il termine di quattordici giorni richiesti per l’osservazione della casistica, e per l’esecuzione dei relativi tamponi, non sono ancora conclusi. Il punto della situazione sarà fatto solamente nei primi giorni della prossima settimana”.

Per quanto riguarda il Liceo Scientifico “Alfano”, tra gli istituti in cui si erano verificati dei casi di infezione, il sindaco rende noto che “a seguito dei contagi e trascorso un periodo di quattordici giorni in cui gli studenti di alcune classi sono stati messi in quarantena, non si è al momento verificato nessun effetto propagazione da Covid-19. Per cui rimangono positivi tre studenti. Segno che le procedure applicate sono risultate valide nel contenimento del virus. Al momento però rimane alta l’attenzione per l’evolversi della situazione in tutte le scuole pubbliche e private”.

Novità in arrivo. “A breve saranno firmate due ordinanze: la prima per l’interdizione della fiera del primo sabato del mese di febbraio.

La seconda invece prevede che chiunque si sottoponga al tampone antigenico risultando positivo, avrà l’obbligo di segnalarlo al Comune di Termoli attraverso la seguente mail: covid19@comune.termoli.cb.it”

L’amministrazione comunale fa sapere che si è fatta promotrice con l’Asrem per mettere a disposizione le strutture comunali quali i palazzetti dello sport per le vaccinazioni anti Covid-19.

“La situazione dei contagi continua a preoccupare il Basso Molise – ha concluso il sindaco Francesco Roberti -, per questo è doveroso da parte di tutti maggiore impegno e soprattutto mantenere comportamenti corretti. Siamo in costante contatto con l’Asrem e con i sindaci dei comuni limitrofi, affinché con una sinergia di azioni ed informazioni, si possa riuscire a contenere l’espandersi dei contagi. Invitiamo tutti i cittadini ad evitare spostamenti tra comuni se non per comprovate esigenze lavorative o di salute”.

 

 

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