Basso molise

Spostamenti in Zona Rossa, arriva stretta sui controlli. Sindaci devono collaborare di più

Il Basso Molise diviso in tre macroaree corrispondenti a Termoli, Larino e Castelmauro (con rispettivi hinterland): è una ripartizione geografica per facilitare i controlli, che il questore ha annunciato serrati. L’obiettivo è impedire tutti gli spostamenti che non siano giustificati da esigenze lavorative o situazioni di necessità e salute.

Questa mattina si è tenuta la call conference organizzata dalla Prefettura con il Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza alla presenza di tutti i sindaci dei 27 comuni dichiarati Zona Rossa, ai quali è stata richiesta la massima collaborazione con la Prefettura di Campobasso per consentire un controllo capillare del territorio e soprattutto il rispetto delle misure anti contagio. Il vicario reggente della Prefettura di Campobasso Pierpaolo Pigliacelli si è fatto promotore di una riunione di coordinamento delle forze di polizia e di una seduta del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica alla quale hanno preso parte oltre a Francesco Roberti, in qualità di presidente della provincia, e a Roberto Gravina sindaco del capoluogo, anche gli altri sindaci dell’area interessata dalla zona rossa, nonché il direttore generale Asrem Oreste Florenzano.

Durante il primo incontro – fa sapere la Prefettura – è stata condivisa la pianificazione dei dispositivi di controllo. Il vicario ha illustrato le modalità attraverso le quali si faranno i controlli del territorio, garantendo che sarà profuso il massimo impegno per attuare le “strategie idonee alla sicurezza delle comunità coinvolte dall’ordinanza”. Ma ha anche ribadito che i sindaci devono garantire una stretta cooperazione non solo assicurando l’impiego delle polizie locali (quindi Carabinieri e Vigili urbani laddove sono presenti) ma anche sensibilizzando le comunità per garantire un rispetto rigoroso delle misure.

I sindaci sono stati sollecitati a un costante scambio informativo con gli organi di polizia in merito all’evolversi della situazione e a ogni criticità rilevata e sono stati richiamati alla necessità di segnalare subito agli organi competenti “eventuali comportamenti di persone o gruppi in contrasto con le prescrizioni previste per contenere la diffusione della pandemia”.

Dopo settimane di minimizzazione, anche davanti a foto e video che hanno inequivocabilmente documentato la violazione delle misure anti-contagio e gli assembramenti – specialmente a Termoli –  ora arriva il momento della tolleranza zero. Meglio tardi che mai.

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