Il vax-day degli ultra anziani

Prenotazione vaccino over 80: “Si può chiedere da mercoledì”. Garanzie vaghe per le altre fasi della campagna

Il portale dovrebbe essere attivo da domani come ha detto in Consiglio regionale il presidente Donato Toma. Le prenotazioni del vaccino dedicate agli over 80 chiuderanno la prima fase della campagna di massa. Ma c'è da pianificare ancora per i mesi a venire e tra l'incognita dei rifornimenti, i criteri di priorità per categorie e i sieri che non sono tutti uguali. Insomma, la via per l'immunizzazione di massa è tutta in salita.

E’ in dirittura d’arrivo il nuovo sistema di prenotazioni dedicato agli ultra anziani del Molise: domani, mercoledì 10 febbraio, dovrebbe essere pronta la nuova piattaforma informatica per avanzare richiesta di vaccinazione anti Covid da parte della popolazione sopra gli 80 anni. Quella che andrà a chiudere la fase uno della campagna vaccinale di massa in Molise.

A dirlo oggi in Consiglio regionale è stato il governatore Donato Toma leggendo una informativa in aula sulla situazione sanitaria regionale. Stando a quando dichiarato dal presidente da mercoledì ci si potrà prenotare collegandosi, via internet, a questo nuovo portale di cui la Regione Molise fornirà, molto probabilmente, ulteriori dettagli a ore.

Chi lo gestirà? Quanto costerà? E soprattutto come funzionerà? Sono le domande ancora inevase dai vertici sanitari regionali.

“Comunicazioni formali non ce ne sono ancora perché – e questo l’ha anticipato il dg Oreste Florenzano a Primonumero – si sta cercando di agganciare il nuovo sito internet a un call center che è una modalità certamente più comoda e veloce per la platea a cui si rivolge in questo momento la campagna vaccinale”.

“Mercoledì – queste sono invece le parole di Toma – dovrebbe essere in funzione la piattaforma per la prenotazione dei vaccini”. Credenziali, accesso, registrazione: è così che dovrebbe accedere al sito un anziano per diventare immune al Coronavirus Sars-Cov2.

Meno incerto e dubbioso il piano di approvvigionamento: “Ieri ho ricevuto una missiva dal commissario per l’emergenza Domenico Arcuri sul piano per il mese di febbraio”.

Questo il dettaglio fornito: “Dall’8 al 28 febbraio saranno a disposizione i tre vaccini Pfizer, Moderna e Astrazeneca. Dall’8 al 15 febbraio Pfizer invierà i vaccini sulla quota della popolazione over 80, mentre dalla settimana successiva per entrambi i vaccini sarà preso in considerazione il criterio della popolazione regionale assistita con più di 80 anni”.

Poi, sui soggetti fragili, l’ammissione: “Ci sono problemi. Se dovessimo vaccinarli tutti non basterebbero i vaccini che abbiamo”. Il nodo sarà portato oggi pomeriggio alle 14 e 30 nella Conferenza dei presidenti”.

Per quanto riguarda le dosi già consegnate o in via di consegna questi i nuovi numeri forniti dal presidente della Giunta regionale: dal 1 al 7 febbraio, 2340 Pfizer e 300 di Moderna. Da 8 al 14 febbraio 2340 Pfizer, 800 Moderna e 1300 di Astrazeneca, dal 15 al 21 dello stesso mese 3510 Pfizer, 1400 Astrazeneca, dal 22 al 28 febbraio 3510 Pfizer, 2900 Moderna, 3700 Astrazeneca”. Per un totale di 22.100 dosi nel mese in corso.

Resta l’incognita dei rifornimenti che le aziende farmaceutiche potranno garantire trascorso questo mese. Un problema di non poco conto che condizionerà pesantemente anche la programmazione di marzo e aprile. Tanto che lo stesso Toma in aula ha anticipato: “Per ora possiamo farlo (programmarlo, ndr) solo su febbraio. Priorità agli ultra 80enni e agli operatori sanitari”.

“Sulla seconda fase è impossibile definire una tabella di marcia precisa non sapendo quante dosi verranno consegnate per i mesi successivi, possiamo fare solo previsioni”.

Se il piano consegne è un rebus, non sono da meno i criteri di priorità. “Abbiamo ricevuto dal ministro Roberto Speranza la circolare relativa alle priorità delle categorie da vaccinare – ha precisato Toma – e che saranno ridiscusse oggi in Conferenza delle Regioni perché non tutte le Regioni sono d’accordo sulle priorità delineate dal Ministero”.

E poi c’è il capitolo Astrazeneca: l’azienda ha sì ottenuto l’ok dall’Agenzia italiana per il farmaco ma ci sono ancora dubbi sull’efficacia del siero nel caso in cui venga somministrato agli over 55. Pertanto se Moderna e Pfizer verranno iniettate agli over 80 e over 55, quello di Astrazeneca dovrebbe essere riservato alla fascia 18-55 anni.

“Si dovrebbero individuare – ha fatto sapere Toma all’aula – settori specifici a cui somministrare Astrazeneca come scuole (personale scolastico under 55 chiaramente) e forze dell’ordine. Anche di questo si discuterà in Conferenza coi colleghi presidenti oggi pomeriggio”.

Restano sempre otto per ora i punti vaccinali (sei ospedali e due case della salute) con la possibilità di crearne dei nuovi. E c’è ancora da organizzare le squadre itineranti di vaccinatori per le somministrazioni domiciliari a tutte quelle persone (anziani, per lo più) che per ragioni di salute non possono muoversi da casa per raggiungere i punti vaccinali.

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