A proposito di trasparenza

Posti letto Covid, gli Ispettori ‘sbugiardano’ i numeri ufficiali del Molise

34 posti letto in Intensiva invece dei 36 comunicati, ma anche 207 posti in Area Medica (Malattie Infettive, ndr) invece che i 221 comunicati. La relazione degli Ispettori, in Molise circa un mese fa, mette nero su bianco la difformità dei dati comunicati dall'Asrem rispetto a quelli reali da loro appurati

La relazione degli Ispettori del Ministero della Salute non ha solo ‘bocciato’ il Vietri centro Covid ma, a ben vedere, ha messo nero su bianco la difformità dei dati comunicati a Roma dal Molise (e dall’Asrem dunque) rispetto alla realtà dei fatti. Lo avevamo già detto sulle pagine di questo giornale ma ora a dirlo è il Ministero competente: i posti letto su cui viene calcolato il tasso di occupazione (e dunque la soglia di allerta) è maggiore rispetto al dato reale.

Prendiamo subito le Terapie Intensive, la vera spina nel fianco (molisano) di questa emergenza. Al Ministero – e all’Agenas, l’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali che quotidianamente pubblica il monitoraggio di tutte le regioni – il dato comunicato è 39. 39 posti letto totali di Terapia Intensiva disseminati tra ospedali pubblici e privati, sebbene su quelli privati si dovrebbe aprire il capitolo delle convenzioni mai attivate (quella col Neuromed è stata attivata solo tre giorni fa). Ma davvero il Molise contempla 39 posti di Rianimazione? La risposta, stavolta, non la forniremo noi. La fornisce il documento sotto riportato (stralcio della relazione che qui di seguito alleghiamo anche per intero). Relazione Ispettori Ministero Salute

relazione ispettori ministero terapie intensive

“Il sistema di rilevazione del numero di posti letto giornalieri attivati registra n. 36 posti letto complessivi di terapia intensiva… e n. 221 posti letto di area medica”. Tenete a mente queste cifre: 36 e 221.

Nella relazione si legge, però, che nella nota di riscontro del Commissario ad acta omissis (del 1 febbraio 2021) “i posti letto di Terapia Intensiva della Regione Molise attualmente censiti ed attivi sono pari a n. 34, di questi la quota parte espressamente dedicata al Covid 19 è n. 4 posti letto ubicati al Presidio Ospedaliero pubblico Cardarelli”. 34 dunque, non già 36 e tantomeno 39. Prima difformità.

Ancora: “Relativamente ai posti letto dell’Area Medica risultano attivi complessivamente n. 207 posti letto”. Peccato che al Ministero ne siano stati comunicati 221, come sopra riportato. Seconda difformità.

Chiaro che le soglie di allerta, stimate nel 30% per i posti in Terapia Intensiva e nel 40% per quelli in Area Medica, cambiano al mutare del numero rispetto al quale vengono calcolate. Nel grafico sotto riportato (fonte sito Agenas) vediamo quelle di Terapia Intensiva riferite al Molise dal 5 febbraio al 25 febbraio.

agenas soglie terapie intensive molise

Nella relazione si legge chiaro e tondo che “Le informazioni fornite dal Commissario nella nota differiscono dai dati complessivi dichiarati nel sistema ‘Covid-19 Rilevazione giornaliera posti letto attivati’ nonché dai dati registrati nelle anagrafiche NSIS”.

C’è poi una terza difformità. Gli Ispettori infatti rilevano che, dopo la visita al Cardarelli, hanno appurato che le Terapie Intensive Covid – quelle ricavate durante l’emergenza pandemica e precipue per il Covid-19 – sono 6 e non 4, come comunicato. Il Molise infatti, a seguito dell’emergenza e come scritto nel relativo Piano, delle Terapie Intensive del nosocomio di Campobasso ne aveva riservate (e comunicate) 4. “Si rileva la differenza tra i posti letto di Terapia Intensiva dedicati ai pazienti Covid presso la struttura Cardarelli di Campobasso, comunicati con la citata nota, e quelli rilevati durante l’ispezione (4 vs 6)”.

Infine, c’è un altro punto oscuro. In questi giorni vengono comunicati sulla piattaforma dell’Agenas i dati delle Terapie Intensive occupate al Cardarelli, che siano 12 o 14 o giù di lì. Però da giorni anche il policlinico Gemelli Molise ha intubato, nelle proprie Rianimazioni, dei pazienti Covid. Quattro per la precisione, fino a ieri quando ci sono stati trasferimenti dal Gemelli al Neuromed. Al momento però il dato non si evince. Questa, se vogliamo, è la quarta difformità.

 

 

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