Giustini nomina commissario florenzano

Posti covid terminati ovunque, già 2 pazienti trasferiti in Puglia. Ospedali, il sistema collassa mentre si consuma la guerra al vertice

Da più parti i molisani, spaventati e attoniti davanti ai numeri della pandemia, gridano aiuto e chiedono alla Regione e alla Asrem di riaprire l’ospedale di Larino, almeno per sistemare i casi meno gravi ma che non possono essere trattati a casa. Anche il San Timoteo è allo stremo: ci sono 8 persone col virus per le quali il Cardarelli non ha posto e due malati sono stati già mandati a Foggia e San Giovanni Rotondo. In tutto questo il commissario Giustini passa la palla al dg Asrem Florenzano. Lo scontro al vertice sfocia in un rimpallo di responsabilità.  

La parola collasso è ormai sulla bocca di tutti, medici e personale infermieristico per primi. Ci sono situazioni – e questa è una di quelle – in cui i “bavagli” imposti ai dipendenti della sanità circa denunce e segnalazioni di malfunzionamenti ospedalieri non possono reggere. La notizia riportata da Primonumero.it sulla sofferenza degli ospedali molisani col rifiuto del Cardarelli ad accogliere altri degenti covid perché, semplicemente, non ci sono postazioni e tantomeno medici, è stata ripresa dalla maggior pare degli organi di stampa locali, è arrivata pure in cronaca nazionale, ha innescato reazioni di rabbia e paura sui social.

Non vogliamo fare allarmismo, ma è indispensabile che i molisani sappiano che se oggi un loro parente si aggrava a causa delle complicanze del virus, la risposta del sistema sanitario sarà più lenta e non automatica. Bisogna essere consapevoli – e devono esserlo tutti, fino all’ultimo cittadino – che il Molise ha toccato il fondo per quanto riguarda la “pressione sugli ospedali”. Mai si era arrivati a una situazione così critica, favorita dal boom di contagi nella cosiddetta “zona rossa”, Termoli e Campomarino in primis.

RICOVERI, NUMERI ENZA PRECEDENTI – I numeri sono eloquenti: al Cardarelli di Campobasso ci sono 74 pazienti nel reparto di Malattie Infettive, che nella sostanza è stato allargato a ben oltre l’Unità Operativa semplice iniziale, con pazienti dislocati non solo al quinto piano del nosocomio ma anche in diversi altri reparti senza che mai – finora – sia stato dichiarato ufficialmente lo stato di emergenza. In Terapia Intensiva – l’unica intensiva Covid in Molise – ci sono 11 persone. Saturo anche questo reparto; altri posti non ce ne sono. La Cattolica ha aperto, dopo un ritardo notevole di settimane dovuto agli attriti tra Commissario, Asrem e Regione, ai degenti Covid: ne ha ricoverati 10.

Solo oggi, 14 febbraio, a Campobasso sono stati trasferiti 7 nuovi pazienti gravi. Due arrivano dal BassoMolise, uno da Termoli e uno da Campomarino.

Al San Timoteo di Termoli stamattina, domenica, c’erano 8 persone in reparto col covid e altre 4 nell’area grigia. Al momento ci sono 8 persone di fatto ricoverate, anche se il San Timoteo non è ospedale covid.

Due sono state addirittura portate fuori regione, rispettivamente a Foggia e San Giovanni Rotondo, dopo una difficile “trattativa” dei medici che hanno provato a reperire posti in Abruzzo senza riuscirsi. Gli ospedali di Vasto, Chieti e il Covid Hospital di Pescara sono a loro volta saturi e non accettano pazienti da fuori.

La rete Cross che attiva la “solidarietà” fra regioni non sta funzionando. Gli altri centri privati – a cominciare dal Neuromed di Pozzilli – non hanno firmato alcuna convenzione con Asrem e al momento risultano estranei alla gestione dell’emergenza. E’ un momento di massima confusione, un momento che certifica il disastro, peraltro annunciato, rappresentato dalla mancanza di un centro Covid dedicato.

In tutto questo invece di unire le forze si continua con le ripicche e gli scaricabarile e il commissario (già dimissionario) alla sanità Angelo Giustini decide di nominare con un provvedimento – non è chiaro se un atto legittimo o una provocazione – Oreste Florenzano, il direttore generale Asrem, commissario alla gestione dell’emergenza.

LE DUE STRADE CHE INDICA IL COMMISARIO DIMISSIONARIO – Giustini, in una lettera inviata alla Asrem, ipotizza due soluzioni che a quanto pare non può mettere in atto da solo perché la programmazione è del commissario, ma la gestione della Asrem.

La prima è che il Cardarelli venga riservato interamente ai pazienti Covid-19, con il supporto di ulteriori posti letto di Area Medica Covid da allestire tempestivamente presso l’ex Ospedale “Vietri” di Larino, con potenziale trasformazione anche dell’Area subintensiva. Questa possibilità prevede che la Rsa che attualmente si trova al Vietri sia trasferita in una o più strutture private accreditate che concorrono all’erogazione dei LEA sul territorio regionale (Gemelli Molise, Neuromed, Gea medica, Villa Maria e Villa Ester). In questo caso il Cardarelli non sarà più ospedale misto (d’altronde realisticamente bisogna ammettere che non lo è da settimane) e tutte le patologie tempo-dipendenti per pazienti no-Covid confluiranno a Termoli, Isernia e Agnone.

La seconda strada indicata da Gustini, alternativa alla prima, è che al contrario il Cardarelli trasferisca tutti i pazienti Covid a Termoli o a Isernia, che diventeranno (uno dei due) ospedale covid. In questo caso a Campobasso si potranno trattare le patologie tempo-dipendenti (i casi in cui la gente rischia la vita ma non a causa del covid, per intendersi). In questo caso il Vietri di Larino e il Santissimo Rosario di Venafro “Concorrono nel supporto dell’assistenza e delle cure richieste per i pazienti Covid-19 in fase non acuta” e le strutture degli erogatori privati accreditati della Regione Molise sono destinate ai pazienti critici e non critici Covid e no-Covid. In tali strutture, se necessario ed ove presenti, le terapie intensive e semintensive, sono destinate anche a pazienti critici (Covid-19 e no-Covid)”.

LA PALLA PASSA ALLA ASREM – Che farà Florenzano davanti a questa scelta? Secondo quanto riportato nero su bianco da Giustini, ora tocca a lui decidere con i poteri del commissario straordinario. Un provvedimento, quello di Giustini, che mira a far venire allo scoperto le inefficienze della gestione Asrem. Come dire: “Vi siete nascosti dietro il fatto che non avete i poteri del commissario, ora ce li avete e vediamo cosa fate”. Ma la sensazione è che sia stata alzata bandiera bianca.

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