L'Ospite

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“Piano vaccinale una priorità”. Uil in campo a favore dei più deboli

di Tecla Boccardo, Segreteria Uil Molise

 

Mentre il Paese segue l’evoluzione della crisi politica, ad ovvie ragioni, vogliamo ricordare a chi di dovere che in questo momento va affrontato il tema che riguarda la seconda fase del piano vaccinale.

Difatti riteniamo che la capacità che avremo di somministrare rapidamente i vaccini scandirà il tempo con cui usciremo dalla pandemia, per poi poter cominciare a pensare su come recuperare, anche dal punto di vista economico. E anche in Molise, dove la pandemia ha aggravato la crisi economica e sociale, al pari di tutta Italia, ci si dovrebbe concentrare fortemente sul piano vaccinale, mettendo in campo un sistema di vaccinazioni adeguato ed efficiente. E non crediamo sia questo un compito semplice, specialmente se poco approfondito come oggi appare.

Come logico e innegabile, anche da noi si risentirà dei tagli e dei ritardi nella consegna delle dosi rispetto a quelli che erano i programmi nazionali iniziali, ma apprendere alcune notizie, come l’assenza di un calendario definito e di una data ufficiale per l’avvio delle  prenotazioni ci preoccupa, e non poco, visto che molte regioni hanno già fissato le date di inizio. E ci impensierisce parecchio l’unica soluzione paventata di potersi prenotare soltanto attraverso sistemi on-line, consapevoli del livello di informatizzazione degli anziani prima di tutto.

Come UIL, proveremo a dare un contributo concreto a questa azione, predisponendo un servizio dedicato ai nostri iscritti anziani, o più semplicemente deboli dal punto di vista informatico, proprio per venire incontro alle persone meno digitali, aiutandole a prenotarsi (quando si potrà), seguendole in tutte le fasi successive, anche nei casi in cui sia prevista la seconda dose del vaccino.

Tuttavia, non possiamo dimenticarci degli altri lavoratori, per i quali chiediamo un’ampia e capillare somministrazione, anche immaginando di procedere alla vaccinazione dentro le fabbriche e nei luoghi di lavoro, attraverso i servizi infermieristici territoriali e aziendali, o specifiche figure sanitarie che potrebbero essere utilizzate anche per questo prezioso servizio.

Nota positiva, giunge dalla vaccinazione già in fase avanzata a favore dei dipendenti delle strutture pubbliche e private del settore sanitario regionale, che stanno completando le vaccinazioni di tutti gli addetti. Almeno questo ci rincuora perché salvaguardiamo la salute di medici e infermieri che hanno dimostrato in questi mesi generosità, dedizione e coraggio combattendo in prima linea questa battaglia.

Oggi, però, con i numeri dei contagi che crescono a dismisura in Molise, non c’è tempo da perdere e servono urgentemente piani e protocolli efficaci, vaccini e personale da impegnare nella campagna vaccinale su tutto il territorio molisano. Ognuno ha il diritto-dovere, non il privilegio, di vaccinarsi e la classe politica deve mettere tutti i cittadini nelle condizioni di poterlo fare nel più breve tempo possibile!

Questo ritardo nell’avvio del piani vaccinali, con un andamento della pandemia comunque altalenante e preoccupante, aggrava il quadro e rallenta la ripresa, mettendo a rischio ogni strategia e progetto di crescita e sviluppo, compreso l’efficiente uso dei fondi europei. Dunque, ribadiamo ancora, che la priorità è ricevere un numero adeguato di vaccini e attuare un piano di vaccinazione efficace che raggiunga quanti più molisani. Ogni vaccino in più fatto, sarà un passo in avanti verso la sconfitta del virus!

Vaccinarsi è innanzitutto un’iniezione di ottimismo per guardare con speranza al futuro ed anche per ricominciare a vivere con abbracci e sorrisi, anche se abbiamo davanti mesi difficili e dobbiamo essere pronti ad affrontarli.

E proprio per questo, come UIL, pretendiamo dalla politica regionale accelerazione in tutte queste attività. Noi saremo pronti a contribuire al massimo delle nostre possibilità, ma non transigiamo su leggerezze, distrazioni, abusi e superficialità.

 

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