Emergenza covid

Ospedali allo stremo, 6 pazienti portati alla Cattolica. Toma chiede un bando nazionale per reclutare personale sanitario

Il presidente della Regione ha scritto al capo della Protezione civile Angelo Borrelli per chiedere di reclutare 60 unità tra medici, infermieri e altri operatori sanitari attraverso un bando nazionale e straordinario sul modello dell'Umbria. Inoltre il governatore sta valutando ulteriori restrizioni che saranno rese note nelle prossime ore dopo l'Unità di crisi di questa mattina.

Un bando straordinario per reclutare personale sanitario extra da impiegare in Molise. Il modello è l’Umbria, regione ‘arancione’ con due zone rosse. Anche la nostra regione invoca un provvedimento simile per sopperire alla carenza di personale e poter garantire adeguata assistenza sanitaria al crescente numero di posti letto occupati per covid. La variante inglese, che sta provocando un’escalation di contagi e di ricoveri,  sta mettendo sotto scacco gli ospedali pubblici della regione. Il Cardarelli, centro hub del Molise per la cura del covid, sta scoppiando: nelle ultime ore è stato necessario trasferire sei pazienti covid nel reparto appositamente allestito nel blocco C del Gemelli-Cattolica per evitare che le ambulanze sostassero in fila nel parcheggio del nosocomio prima di sapere dove trasportare i malati come segnalato ieri.

Quindi è stata messa in pratica la convenzione che prevede l’attivazione di 10 posti di Area Medica per i degenti di Malattie Infettive.

Ma non basta. Prima che ci sia lo ‘scacco matto’ il presidente Donato Toma ha chiesto aiuto al capo della Protezione civile Angelo Borrelli (insieme nella foto scattata dopo il terremoto del Basso Molise del 2018, ndr). 

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Il governatore ci pensava da un paio di giorni, ieri sera sul suo tavolo è arrivata la richiesta dei sindaci del Basso Molise allarmati dal progressivo diffondersi del virus.

I sindaci della Zona Rossa chiedono rinforzi alla Regione e alla Asrem: “Situazione gravissima, intervenire non è più procrastinabile”

 

Con i bandi regionali che vanno deserti da tempo, a Toma non è rimasta che un’unica strada da percorrere: ha inoltrato la richiesta formale al capo della Protezione civile nazionale per un bando nazionale e straordinario. In pratica, un avviso rivolto al personale sanitario (medici, infermieri e oss) di tutto il Paese in grado di poter supportare chi è da un anno ‘in trincea’.

“Abbiamo un problema di personale – le persone del governatore a Telemolise – e ieri sera (12 febbraio, ndr) ho inoltrato una richiesta ad Angelo Borrelli , il capo della Protezione civile nazionale, per un bando straordinario per reperire circa 60 tra medici infermieri e operatori sanitari. Il dottor Borrelli mi ha comunicato che oggi ci avrebbe lavorato e mi avrebbe fatto sapere l’esito di questa richiesta, ma penso che sarà accolta e sarà bandita una manifestazione d’interesse per acquisire nuove professionalità”.

 

Nelle prossime ore potrebbero esserci novità anche sull’ampliamento della zona rossa al termine del monitoraggio sulla situazione epidemiologica regionale  avvenuto nel corso dell’Unità di crisi di questa mattina (13 febbraio) quando si è concordato con le Prefetture “l’intensificazione dei controlli non solo nelle aree rosse, ma in tutto il Molise”.

Al tavolo i rappresentanti del Comitato tecnico scientifico, i vertici Asrem, il commissario Giustini e con la sua vice Grossi per esaminare i dati relativi alla circolazione del virus in Basso Molise.

“Considerando l’incidenza della variante inglese, ancora non prevalente, abbiamo concordato che fino alla fine della prossima settimana l’area resterà zona rossa”, ha aggiunto Toma. Ci sono 5 comuni sotto controllo (Bonefro, Lupara, Montelongo, Morrone del Sannio e Provvidenti), al momento esclusi dalla zona rossa. Domani Toma deciderà se estendere loro le misure restrittive già valide per 28 comuni del basso Molise.

All’Unità di crisi ha partecipato anche il sindaco di Termoli Francesco Roberti che ha annunciato l’incontro che il presidente della Regione Molise Donato Toma terrà in settimana con i sindaci appartenenti al Distretto Sanitario del Basso Molise per analizzare le tematiche richieste dai sindaci ricadenti nella zona rossa.

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