Il caso

Ospedale vietato ai residenti di Campomarino, bufera sul pre-triage. Poi le scuse: “Potete venire”

I cittadini della Zona Rossa che avevano bisogno di usufruire dei servizi del san Timoteo sono stati rimandati a casa per due giorni consecutivi. "Atteggiamento discriminante" dice l'Amministrazione comunale, che ha risolto la questione strappando le scuse al distretto. Ora i cittadini saranno ricontattati.

Siete residenti a Campomarino? Allora in ospedale non potete entrare”. È questa l’incredibile frase che si sarebbero sentiti rispondere diversi cittadini della località costiera divenuta Zona Rossa nei giorni scorsi in seguito a un grosso focolaio di coronavirus che al momento vede circa 200 positivi accertati, circa 400 casi effettivi e numerosi ricoveri.

Probabilmente proprio per paura di diffondere il contagio all’interno dei reparti e degli ambulatori del San Timoteo gli addetti del pre-triage dell’ospedale termolese hanno respinto all’ingresso i pazienti che erano lì per visite già programmate. Un diniego giustificato con un presunto provvedimento dell’azienda sanitaria. Ma questo provvedimento, che in teoria stabilisce il divieto di accesso in ospedale per i cittadini di Campomarino, nei fatti non esiste.

La situazione si è fatta incandescente visto che il rifiuto è andato avanti per ben due giorni, il 2 e 3 febbraio, prefigurando anche un’ipotesi di interruzione di pubblico servizio.

L’amministrazione di Campomarino ha contattato direttamente l’azienda sanitaria e il distretto sanitario di Termoli per fare chiarezza e chiedere, soprattutto, di interrompere questo comportamento “altamente discriminante” verso cittadini che pur venendo da una zona rossa non risultano essere contagiati.

silvestri sindaco campomarino

Nella mattinata di oggi il sindaco Pierdonato Silvestri ha diffuso una nota con la quale fa sapere che l’accesso all’ospedale verrà garantito ai cittadini Campomarino, mentre il direttore sanitario ha assicurato che “sarà cura della struttura ospedaliera ricontattare in tempi celeri i pazienti che non hanno usufruito del servizio, così da poter garantire tutte le prestazioni sanitarie prescritte”.

Silvestri invita inoltre i cittadini che dovessero riscontrare nuovamente questo comportamento a contattare gli uffici comunali. Intanto nel paese, interdetto con ordinanza del presidente Donato Toma, il picco dei contagi è atteso entro il fine settimana. L’Amministrazione comunale si sta anche organizzando per uno screening di massa con tamponi da fare al più alto numero possibile di cittadini, così da poter scovare altri potenziali positività al Sars COV 2.

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