Sopralluogo di florenzano e giustini

Ospedale da campo pronto ma ancora senza medici. Entro il 13 marzo 10 posti di rianimazione Covid

L'ospedale della Croce Rossa è in dirittura d'arrivo, si è ancora in attesa però dell'arrivo dei medici. "Una struttura che sarà per pazienti non Covid e che servirà a decongestionare il nosocomio", le parole di Florenzano. Recintata l'area dove verranno installati i moduli per 10 posti di Terapia Intensiva, pronti probabilmente il 13 marzo. "Sarà un prolungamento del Pronto Soccorso". Sui pazienti Covid che avranno necessità del nosocomio bassomolisano il Dg Asrem afferma che "saranno nelle aree grigie già individuate". Ma è una previsione perchè è evidente che tutto dipenderà da quel che succederà. La rassicurazione stentorea: "Nessun rischio nei percorsi"

Ultimi ritocchi per l’ospedale da campo nel parcheggio ‘dipendenti’ del San Timoteo che però non sarà disponibile né oggi né probabilmente domani per i degenti che ne avranno bisogno. Stamane, 25 febbraio e giorno della consegna, al nosocomio termolese c’erano anche, in sopralluogo, il direttore generale Asrem Oreste Florenzano insieme al Commissario ad acta Angelo Giustini.

florenzano giustini san timoteo

Confermato che l’ospedale, allestito in tempi celeri dagli uomini della Croce Rossa, sarà destinato ai pazienti non Covid. Lo sottolinea ancora una volta il Dg Florenzano che rimarca come sia “un ulteriore baluardo per la sicurezza dei pazienti, una soluzione in grado di decongestionare la struttura ospedaliera” e dare ‘fiato’ anche ai tanti operatori sanitari sotto stress da mesi. “Non è tanto lo spazio, quanto la circostanza che questo ospedale sarà dotato di personale (quello della Croce Rossa, ndr)”.

ospedale campo croce rossa san timoteo

Sui degenti che saranno curati qui, il vertice Asrem afferma che “potrebbero essere pazienti di Medicina, ma stiamo valutando se utilizzarlo in questa maniera o se utilizzarlo come valvola di sfogo dell’osservazione breve intensiva. Sono valutazioni che faremo, e che saranno dettate da quello che accadrà”. Già, quello che accadrà, perché nessuno può prevedere cosa succederà da qui ai prossimi giorni/settimane, se il numero di pazienti Covid che si rivolgeranno alla struttura bassomolisana aumenteranno e, soprattutto, in che misura. Al momento viene confermato che i pazienti Covid verranno trattati nelle aree grigie già individuate (Pronto soccorso, Medicina d’Urgenza e Urologia) e non alti reparti dell’ospedale. Il dubbio però resta: “Mi auguro di no – premette Florenzano – ma l’ospedale da campo potrebbe servire anche a questo: eventualmente ci dovesse essere la necessità di estendere posti di ricovero per malati covid nell’ospedale”.

Sui percorsi atti a garantire la sicurezza dentro l’ospedale il Direttore è irremovibile: “Sfatiamo questo falso mito dei percorsi misti e dunque non sicuri. Qui sono venuti gli Ispettori a valutare l’idoneità, e noi abbiamo anche fatto dei lavori al Pronto Soccorso per ridisegnare i percorsi”.

C’è poi la questione delle Terapie Intensive per i malati Covid, vera spina nel fianco della sanità molisana come dimostrano gli ormai quotidiani trasferimenti di pazienti intubati in ospedali di altre regioni. Direttore e commissario ci mostrano dove sarà l’area in cui verranno installati i 10 posti removibili di Rianimazione.

florenzano giustini san timoteo

La stradina è già transennata e i lavori preliminari sono iniziati, con le ruspe che in mattinata hanno spianato l’area. La zona è quella vicino all’entrata al Pronto Soccorso (che la collega a quello che è l’ingresso principale per i visitatori). Non è un caso che sarà lì: “È in adiacenza al Pronto Soccorso, è dunque un allargamento del Pronto Soccorso che consentirà maggiore capacità di gestione, con un ulteriore spazio a disposizione”.

Due strutture gemelle, come noto, saranno realizzate a Campobasso e ad Isernia. Sui tempi “al Cardarelli siamo in una fase più avanzata e i 10 posti dovrebbero essere pronti il 3 marzo. Qui invece, se non avremo problemi tecnici, la consegna potrà avvenire il 13 marzo (finora si era parlato del 15 marzo, ndr)”. Idem al Veneziale dove entro la metà del mese a venire dovrebbero essere funzionali i 6 posti.

A differenza dell’ospedale da campo, dove il personale non c’è ancora ma è in arrivo (questione di ore pare) qui ne servirà di nuovo. “Con la Regione, attraverso la Protezione civile, è stato fatto un bando per l’acquisizione di 60 tra medici, infermieri e operatori socio-sanitari (ecco come è andata) e il Generale Giustini – ricorda Florenzano – si è attivato per avere 23 medici venezuelani”. Insomma, sul personale non è tutto ancora chiaro e definito. Difficilmente il personale del Pronto Soccorso potrà gestire in toto anche questa struttura. “Se reperiamo altro personale è meglio”, la sintesi.

ospedale campo san timoteo tunnel ingresso

L’ospedale da campo della Croce Rossa è alle battute finali per quanto riguarda tutte le rifiniture. Vi si entra attraverso una sorta di tunnel, collegato all’ospedale, che porta alla zona di servizio centrale da cui si accede ai tre moduli (identici e con 8 posti letto ciascuno). Pungente l’odore di plastica e gomma. I materassi sono ancora avvolti nel cellophane. Non c’è ancora certezza su quando i primi pazienti verranno trasferiti, ma presumibilmente ciò non potrà avvenire prima del fine settimana.

ospedale campo croce rossa san timoteo

Dopo il San Timoteo, Florenzano e Giustini si sono avviati alla volta del Vietri di Larino. Partita sempre aperta in teoria ma con le arcinote difficoltà, a partire dal personale medico e paramedico.

leggi anche
ospedale campo croce rossa san timoteo
Parole al vento
L’ospedale da campo? Inutilizzato. Dopo quasi una settimana zero pazienti e il personale ancora non c’è
commenta