Campobasso

Micone categorico: “Il posto di Polizia ferroviaria non va chiuso”

Il Presidente del Consiglio regionale Salvatore Micone esprime la sua solidarietà la propria solidarietà ed il proprio sostegno nei confronti del presidio della Polizia Ferroviaria di Campobasso, che potrebbe essere chiuso a breve per via della decisione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, adottata nell’ottica di riorganizzazione degli uffici e di ottimizzazione delle risorse umane degli uffici periferici della Polizia di Stato.

“Esprimo – ha detto Micone – piena solidarietà nei confronti della Polfer di Campobasso ed attivo sostegno e fattivo impegno a porre in essere tutte le iniziative ed azioni utili a far ravvedere il Dipartimento della Pubblica Sicurezza sulla decisione di voler sopprimere il presidio di Campobasso. Credo fermamente -stigmatizza Micone- nell’indispensabile ed importante presenza sull’intero territorio delle forze dell’ordine, come baluardo per la sicurezza e l’incolumità dei cittadini, come garanzia del contrasto ai fenomeni criminosi, come necessaria ed indissolubile collaborazione con le Istituzioni”.

Micone parla del presidio della Polizia Ferroviaria, descrivendolo quale punto fondamentale ed insostituibile di prevenzione e controllo a bordo dei treni ed in stazione, nonché dei principali canali d’ingresso e transito sul trasporto ferroviario e garantisce a ogni cittadino il diritto di potersi sentire sicuro quando frequenta le stazioni ferroviarie, durante i viaggi in treno.

“La posizione geografica del Posto Polizia Ferroviaria di Campobasso è centrale rispetto a tutta la rete ferroviaria regionale – continua Micone –  Da un lato, la dorsale adriatica vede un collegamento fra Nord e Sud garantito dal Posto di Polizia Ferroviaria di Termoli, dall’altro il Posto di Polizia Ferroviaria di Campobasso garantisce all’intera Regione Molise la copertura in tempi celeri e congrui da parte di quel personale di tutta la rete regionale”.

Quindi per Micone sopprimere i predetti uffici risulterebbe essere gravemente dannoso per la sicurezza dell’intera collettività molisana e l’attenta e specifica attività di prevenzione e controllo verrebbe a mancare totalmente sull’intera tratta ferroviaria che collega il capoluogo di regione con la Capitale, dato che la provincia di Isernia (altra ed unica provincia della Regione Molise), che si incontra nella tratta che conduce da Campobasso a Roma, è priva di Uffici di Polizia Ferroviaria.

“Inoltre – continua – va considerato che tale soppressione comporterebbe difficoltà operative ed un aggravio sull’operato del personale della Questura di Campobasso non di poco conto e che sarà sempre più in crescita con l’aumento del traffico regionale ed interregionale dovuto ai lavori di ristrutturazione della linea ferroviaria in questione con conseguente elettrificazione. Per tutte queste ragioni – incalza il Presidente – la scelta di voler sopprimere tale importante presidio va scongiurata con ogni azione utile ed in ogni sede opportuna a difesa della sicurezza del territorio e dei cittadini molisani”.

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