Campobasso

Maxi rissa al vecchio stadio: coinvolti 30 giovanissimi, 4 minori denunciati

La squadra mobile ha chiuso il cerchio sulla rissa tra giovanissimi avvenuta la sera dello scorso 5 febbraio nel parcheggio del vecchio stadio Romagnoli. I quattro ragazzi denunciati devono rispondere dei reati di rissa, violenza privata, minacce aggravate e porto abusivo di armi

Non hanno nemmeno 18 anni i quattro ragazzini denunciati dopo la maxi rissa scoppiata la sera del 5 febbraio scorso: un regolamento di conti, come ha ricostruito la Polizia, avvenuto nel parcheggio del vecchio stadio Romagnoli di Campobasso.

La Squadra mobile ha chiuso il cerchio dopo le indagini avviate subito dopo l’episodio che aveva fatto parlare in città e che aveva coinvolto due gruppi di giovanissimi. Si erano affrontati con violenza, tre di loro si erano anche feriti nel corso della colluttazione. Fortunatamente le lesioni erano state giudicate guaribili tra i 5 e gli 8 giorni.

In questi giorni i poliziotti hanno ricostruito l’accaduto, accertato i motivi degli scontri paragonabili probabilmente a quelli scoppiati a Roma ed Ercolano.

A Campobasso la maxi rissa è stata originata da vecchie ruggini e futili motivi che hanno fatto cadere alcuni giovani nella trappola tesa loro dagli aggressori: questi ultimi, con un comportamento definito da “veri bulli” dagli investigatori che hanno indagato sull’accaduto, hanno sottratto il telefono cellulare e poi percosso uno dei ragazzi appartenenti all’altro gruppo. Quindi hanno indotto la vittima a convocare gli amici per un regolamento di conti. Gli aggressori si sono fatti trovare sul posto in forze, cercando di affermare con la violenza la propria superiorità numerica e fisica.

La Squadra mobile quindi ha denunciato alla Procura per i Minorenni del capoluogo quattro minorenni di Campobasso, responsabili a vario titolo per i reati di rissa, violenza privata, minacce aggravate e porto abusivo di armi.

Sono all’esame della Divisione Polizia Anticrimine gli atti relativi alla vicenda per l’adozione di misure di prevenzione. I ragazzi inoltre potrebbero essere multati per la violazione della normativa anti-covid: l’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico procederà con le contestazioni amministrative.

La Polizia mantiene alta l’allerta per evitare che l’episodio possa avere strascichi: “È massima l’attenzione posta dalle forze di polizia impegnate nei servizi di prevenzione e controllo sul territorio per impedire il ripetersi di episodi analoghi”, riferiscono dalla Questura.

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