La riflessione

I mezzi funzionano, il fine é confuso. Digitalizzazione ai tempi del colera

“Digitalizzazione della Pubblica Amministrazione” non significa indurre i cittadini a comprare milioni di smartphone ma poter intercettare i diritti di chi abita in un territorio. Con qualunque mezzo le persone manifestino le loro legittime richieste, lo Stato moderno e digitalizzato dovrebbe farle convergere e rispondere, esso sì, grazie ad una rete tecnologica evoluta. E invece si massacrano i commercianti di spese accessorie: bancomat, strumenti per le lotterie degli scontrini, persino misuratori di febbre. La scuola a distanza richiede un PC per ogni bambino, anche se abita in due stanze ed ha altri cinque fratelli più o meno coetanei.

Con le prenotazioni per il vaccino anti Covid per gli ottantenni la sonnacchiosa e indolente burocrazia social ha mostrato tutte le sue irrisolte disconnessioni. Gli anziani che non hanno figli e nipoti in grado di inserire dei dati on line devono ricorrere ad estranei, comuni, vicini di casa. Affidando i propri tratti identitari a chiunque, come con gli scrivani del dopoguerra. Non sono analfabeti. Sono padri fondatori di una Democrazia invecchiata male e di una generazione di figli che si consegna a Facebook senza riserve, abituata a non  pesare l’oro delle piccole libertá quotidiane che costruiscono le grandi dignità collettive.

I vecchi diafani e nodosi che hanno applaudito la penicillina e il vaccino del colera, difendono ancora l’anima coprendosi quando un medico li visita. Nessuna parte di sé ha poco valore perché appartiene alla guerra che hanno combattuto, a mani nude, per essere vivi. Meriterebbero un gesto galante e nobile: Signora, desidera Ella vaccinarsi?

I competenti in 18 politici e anaffetti civili  seminano ostacoli tra le gambe fragili di questi eroi, che saprebbero usare uno smartphone se qualcuno li avesse istruiti a farlo; ma non confondono il possesso di oggetti con la capacità di utilizzarli. Digitalizzazione é interpretazione di ogni linguaggio, per risolvere i problemi posti nel minor tempo possibile. Non una faccenda di dati che arrivano e vanno ma elaborazione di necessità a cui rispondere con efficacia. I robot incamerano numeri e nomi, i governi preservano vite e conoscono i territori.  Retrogradi non sono i vecchi, che dovranno affrontare anche questa pandemia come fosse guerra.

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