Specie da tutelare

I giorni del Nibbio reale in Molise, concluso il censimento

Concluso il censimento del Nibbio reale (Milvus milvus) svernante in Molise nell’ambito di un progetto europeo di monitoraggio.

Anche in Molise quest’anno si è svolto il censimento del Nibbio reale svernante e la regione Molise si conferma una delle aree più importanti della specie in Italia.

Il Nibbio reale Milvus milvus è un uccello rapace raro e localizzato in poche nazioni europee caratteristico per la evidente coda forcuta, il colore rossastro. Questo rapace presenta una apertura alare 140-165 cm e ha un volo elegante con ali leggermente arcuate. La coda è tenuta aperta e continuamente mossa da un lato all’altro per tale motivo in inglese è chiamato Red Kyte per il suo caratteristico volo veleggiato. Vola di solito a pochi metri dal suolo con pochi battiti alari, sfruttando i venti e le correnti.

L’habitat frequentato è quello tipico della media collina, costituito da boschi sparsi su territorio prevalentemente coltivato a frumento. La vegetazione predominante è quella del querceto costituito da cerro e roverella con vegetazione tipica dell’orizzonte submediterraneo.

colline alberi paesaggio

I fattori di minaccia sono da ricondurre alla distruzione e trasformazione dell’habitat di riproduzione e alimentazione, alla modificazione dei sistemi agricoli, lotta ai nocivi e uccisioni illegali. Da citare l’introduzione di ingombri fisici come gli aerogeneratori e gli elettrodotti, soprattutto in ambito collinare e montano che creano problemi di impatto e di elettrocuzione, che risultano particolarmente accentuati viste le preferenze ambientali durante l’attività trofica di questa specie. Per la sua rarità è una specie tutelata da Direttive e Convenzioni internazionali.

nibbio reale uccello rapace

E’ purtroppo ancora in pericolo a causa delle numerose collisioni con le pale degli aerogeneratori, delle uccisioni illegali e dell’avvelenamento causato dalla ingestione di pallini di piombo che si nascondono nei resti di animali abbattuti dai cacciatori di cui si nutre.

La popolazione italiana di Nibbio reale è inferiore a quella di nazioni come la Spagna ma è ancora ben rappresentata con una stima di 314-426 coppie nidificanti, distribuite soprattutto tra Molise, Puglia e Basilicata.

In Molise – come afferma il coordinatore regionale dott. Lorenzo de Lisio – è presente come nidificante in quasi tutto il territorio regionale, e in alcune aree collinari è uno dei rapaci più comuni. Con una stima di 50-70 coppie il Molise, pertanto, rappresenta una delle regioni più importanti con una popolazione nidificante inferiore solo a quella della Basilicata.

La prima stima della popolazione svernante di Nibbio reale in Italia è stata promossa dal Centro Italiano Studi Ornitologici a partire dal 2011 e ha interessato le 11 regioni per le quali era nota la presenza di aggregazioni invernali di Nibbio reale, ovvero Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.

Il modo migliore per stimare l’entità della popolazione svernante consiste nell’identificare e monitorare nel periodo invernale i posatoi localizzati su grandi alberi dove all’imbrunire si concentrano anche oltre 100 esemplari di nibbio.

Il censimento è suddiviso in due periodi: prima decade di Dicembre (corrispondente alla prima parte dell’inverno che alle latitudini più basse potrebbe costituire il periodo principale di svernamento) e prima decade di Gennaio (corrispondente al momento centrale dell’inverno in accordo con il censimento europeo).

Questo anno, in seguito alle condizioni dettate dalla pandemia il censimento è stato svolto in modalità ridotta non potendo coprire l’intero territorio regionale per visitare i luoghi di concentrazione (roost) della specie, pertanto a conclusione del censimento sono stati contati complessivamente 95 individui su un totale di circa 1600 individui concentra per oltre il 60% concentrati in Basilicata, seguita da Abruzzo, Molise, Lazio e Toscana.

Il WWF Molise auspica che gli Enti preposti alla tutela e conservazione della fauna selvatica si facciano promotori della salvaguardia di questo splendido rappresentante della fauna molisana attuando programmi di monitoraggio e tutela delle aree più importanti per la sua salvaguardia.

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