Sanità e giravolte

Falsa partenza per il Vietri, per ora si attivano altri posti al Gemelli coi medici del Neuromed

Ennesimo cambio di rotta del commissario alla Sanità che dopo aver avuto il nullaosta del Ministero per riattivare l'ospedale di Larino ha dovuto virare sul Gemelli di Campobasso con attrezzature Neuromed. Troppo grave l'emergenza e impossibile rendere operativo il Vietri in poche ore

Al termine dell’Unità di crisi sulla situazione di emergenza pandemica che si è svolta ieri sera, il commissario ad acta Angelo Giustini con la sub commissaria Ida Grossi e il direttore della Salute Lolita Gallo hanno firmato un decreto che ribalta ancora una volta quanto sembrava già deciso.

Il provvedimento sospende per il momento la riapertura del Vietri di Larino, per la quale proprio ieri il ministro Speranza attraverso i suoi tecnici aveva concesso il nullaosta, e attiva, stante la disponibilità di attrezzature e materiale del Neuromed, altri 20 posti letto di sub intensiva che però verranno resi operativi al Gemelli Molise.

Queste postazioni saranno disponibili immediatamente, da quanto si ricava leggendo la nota, e serviranno a fronteggiare il momento di urgenza rappresentato dalle troppe ospedalizzazioni causate dal covid, che in Molise hanno superato quota 100, attivando anche la cosiddetta rete Cross per il trasferimento di pazienti in altre regioni.

Ufficialmente la motivazione alla base del nuovo atto è rappresentata dalla necessità di aprire alla disponibilità di posti letto per pazienti covid immediatamente, entro la giornata odierna. Una operazione che al Vietri non sarebbe stata possibile, a dispetto di quanto forse immaginato dal commissario Angelo Giustini in prima battuta.

Lo scontro tra il commissario e la sua vice, che non ha inteso controfirmare il documento per la riapertura immediata del Vietri, è un’altra delle ragioni che hanno decretato l’ennesima modifica alla programmazione sanitaria del Molise, praticamente allo sbando e caratterizzata da decisioni convulse e ad horas.

Al Gemelli in ogni caso da oggi sono disponibili 20 posti letto in più ma solo di sub intensiva che saranno gestiti, anche se su questo permangono dei dubbi al momento, con l’aiuto del personale medico e infermieristico fornito dall’istituto di ricerca Neuromed di Pozzilli, che aveva dato la disponibilità a attrezzature e personale per il Vietri centro covid.

Di sicuro, per il momento, c’è il senso di disorientamento di una popolazione lasciata completamente a digiuno di comunicazioni ufficiali in grado non solo di far percepire la presenza delle istituzioni preposte a pianificare l’organizzazione sanitaria, ma anche capace di rilanciare un messaggio di fiducia e resistenza in un momento così critico. Il clima da “sì, no, forse” non fa altro che amplificare i timori della popolazione e favorire la polemica sulla inefficienza della gestione, sia ordinaria che straordinaria.

Il documento che blocca il Vietri centro covid

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