Sanità e pandemia

“Disastro San Timoteo”, duro il Pd termolese: “Diritto alla salute sotto i piedi. Sindaco fa solo proclami”

Non esitano a chiamarlo “disastro del San Timoteo e della sanità molisana” gli esponenti del circolo Pd di  Termoli che, alla luce dell’ennesimo dietrofront (Vietri sì fino alla sera, poi virata sul Gemelli la mattina seguente, ndr) delle decisioni dei vertici regionali inviano una nota fortemente critica su quanto sta succedendo. In regione e a Termoli.

Oggi assistiamo attoniti all’ennesimo contrordine: nella totolotteria dei posti letto, Larino perde la partita e Neuromed e Gemelli vincono il match. Intanto i contagi continuano a salire, i morti pure e gli ospedali molisani, stracolmi, non reggono più l’urto. Il diritto alla salute dei Termolesi e dei Molisani messo sotto i piedi dai Sor Tentenna regionali, mentre la situazione sanitaria in queste ultime settimane è precipitata. Ci addolora prendere atto che la situazione è desolante”.

Nel mirino finisce, anche stavolta, il primo cittadino Francesco Roberti. “Il sindaco di Termoli oltre ad enunciare ordinanze improbabili, peraltro mai emanate, e denunce (noi aggiungiamo: autodenunce!) alla Procura della Repubblica per responsabilità di innominati, sono mesi che non fa nulla per evitare il contagio nella nostra città e nulla sta continuando a fare per questa gravissima emergenza sanitaria. Lo sa il sindaco che ci sono giovanissimi termolesi ricoverati in condizioni critiche? Se lo sa, come lo sa, indichi a noi cittadini una chiara strategia, dimostri di saperci e volerci tutelare. Di certo rivolgersi alla Procura della Repubblica non crediamo possa risolvere oggi i problemi della emergenza sanitaria della nostra città o del nostro ospedale.

Questo è un atteggiamento di uno squallore politico unico – rincara la dose il Pd cittadino -. La massima Autorità sanitaria di Termoli che, come strategia di risoluzione della crisi sanitaria cittadina, afferma unicamente, senza ovviamente fare nomi, che ‘personaggi più o meno noti durante tutta l’emergenza si sono adoperati attraverso referenti politici, nazionali e non, ad influenzare scelte e soluzioni per arginare la pandemia ritardando azioni o decisioni, il tutto sulla pelle dei molisani…’. Ci sembra più un buttare avanti le mani per nascondere le proprie gravi omissioni. Soluzioni per l’emergenza cittadina: nessuna”.

Naturalmente non vengono risparmiate critiche all’operato dei politici regionali. “Se poi passiamo al discorso fatto dal Governatore Toma nell’ultimo Consiglio Regionale si va dalla padella nella brace. Il nostro Governatore, dopo aver ironizzato sull’operato del Commissario Giustini, afferma in estrema sintesi che la colpa è di ques’ultimo e lui è in attesa come tutti delle sue decisioni. Poi convoca in extremis l’Unità di crisi e ricomincia la tarantella: Larino, Salcito, Pozzilli, Campobasso… Ma può un Governatore di una Regione prendere atto dell’incapacità del Commissario e rimanere ad aspettare la volontà di non si sa chi o dell’ineluttabile divenire della tragedia! Soluzioni per l’emergenza regionale: nessuna. Quindi il diritto alla salute dei Termolesi e dei Molisani rispetto alla pandemia è rimesso al nulla”.

Come vi abbiamo rappresentato nei giorni scorsi, la situazione del nosocomio San Timoteo, con ricoveri bloccati, smantellamento del reparto di Urologia per convertirlo in area grigia Covid, è anch’essa molto critica. “Ed intanto l’Ospedale di Termoli è stracolmo, le prestazioni sanitarie ospedaliere ai pazienti ordinari sono bloccate, salvo le urgenze, e i pazienti Covid vengono dimessi per far posto ad altri più gravi, perché non ci sono posti sufficienti. Il San Timoteo è diventato di fatto un Ospedale Covid, contro le dichiarazioni strombazzate dai nostri uomini di governo per mesi”.

Ultima frecciata al sindaco Roberti che giorni fa aveva annunciato uno screening di massa. “Intanto gli screening di massa, promessi a gran voce, che hanno trovato concreta attuazione in altri paesi, evidentemente governati da sindaci più accorti è più attenti ai propri concittadini, a Termoli non sono neanche partiti. E cosa aspettiamo per farli, non si sa. Forse ancora una volta è la verità che fa paura, la verità che si tenta sempre più inutilmente di coprire con chiacchiere vane e proclami roboanti che ci fanno pensare che il sindaco di Termoli voglia davvero prendere per fessi i suoi cittadini”.

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