I numeri reali

Contagiati, ricoveri e morti in forte ascesa, i 10 giorni dell’incubo sulla costa molisana

Termoli e Campomarino le cittadine con la situazione peggiore: qui i numeri di casi reali sono ben più estesi di quelli accertati finora con tampone molecolare: almeno 500 a Campomarino, oltre 250 a Termoli. Ma anche nel capoluogo di regione il quadro dei contagi restituisce una fotografia più allargata dei dati “ufficiali”. I contatti stretti di casi positivi infatti, se asintomatici, non sono stati ancora censiti perché sottoposti a quarantena fiduciaria.

A preoccupare non è tanto il numero, quanto la sua concentrazione nell’arco temporale. Dieci giorni: questo il periodo nero del contagio in bassoMolise, dove nei giorni tra il 26 gennaio e il 3 febbraio il contagio è esploso.

La costa molisana è diventata, in poco più di una settimana, l’epicentro del picco. Termoli e Campomarino, in modo particolare, le due cittadine maggiormente colpite da una ondata di casi che sfociati in un aumento esponenziale di ospedalizzazioni (cioè pazienti che si sono aggravati al punto da dover essere ricoverati) e lutti.

Termoli – Proprio oggi il Comune ha informato che in base ai dati Asrem in città ci sono 156 positivi. Il 26 gennaio scorso i positivi erano soltanto 56.

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Con una media giornaliera di 14 nuove diagnosi, la cittadina adriatica mostra una fotografia preoccupante considerando che ci sono ancora decine e decine di persone – conviventi o contatti stretti di positivi – in attesa di essere sottoposte a tampone molecolare. Questo significa che il numero reale di contagiati è almeno il doppio del numero accertato. La conferma arriva anche dai medici di famiglia, che ricevono la comunicazione dei casi di positività anche con test antigenico e che hanno inoltrato le richieste per il molecolare alla Asrem per centinaia di persone. I tempi del tampone molecolare – va precisato – non sono immediati e non possono essere immediati perché è necessario rispettare i tempi cosiddetti di incubazione del virus.

Per esempio: se Tizio è positivo e ha avuto contatti con Caio, Caio sarà sottoposto al tampone Asrem almeno 4 o 5 giorni dopo, per essere sicuri che il test sia attendibile. Nel frattempo Tizio deve rispettare l’isolamento stretto e Caio la quarantena fiduciaria: in sostanza nessuno dei due deve avere contatti.

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A Campomarino, da lunedì scorso Zona Rossa, la media di nuovi casi giornalieri da dieci giorni a questa parte si attesta su 16,4. Per una popolazione di 7mila abitanti il valore è elevatissimo. Qui i contagiati reali – la maggioranza asintomatica – superano le 400 unità. I casi accertati dai dati Asrem riferiscono di circa 200 residenti, ma in virtù dello stesso discorso di sopra e del fattore moltiplicatore 1 a 1 (un contagiato per ogni nuovo positivo) il numero va almeno raddoppiato.

Sia a Termoli che a Campomarino inoltre ci sono molti positivi anche nella fascia di età sotto i 13 anni e in quella tra 13 e 18 anni. L’impennata di casi si traduce anche con decessi e ricoveri aumentati. I primi sono stati cinque in 9 giorni: 3 a Termoli, 2 a Campomarino.

Cifre terribili sul fronte ricoveri per Campomarino nello stesso periodo preso in esame, cioè 26 gennaio – 3 febbraio. 13 campomarinesi sono stati portati al Cardarelli perché in condizioni serie o gravi, tre sono stati trasferiti in Rianimazione.

Sono invece 7 i termolesi ricoverati in Infettiva e 2 i trasferimenti di termolesi in Terapia Intensiva.

Anche la zona limitrofa è interessata da un aumento importante di casi. A Guglionesi (dove amministratori e dipendenti comunali stanno facendo lo screening dopo un contatto a rischio in Municipio) i casi certificati dalla Asrem parlano di 31 attualmente positivi. Ma anche qui, specialmente alla luce dei risultati emersi dai test antigenici delle ultime ore, il numero reale potrebbe subire una importante variazione al rialzo.

Nei 10 giorni da incubo per la costa anche il capoluogo di regione ha vissuto e continua a vivere un brutto momento in relazione all’epidemia. La media di nuove diagnosi per Campobasso è di 4,5 casi giornalieri, ma il numero di positivi è superiore a quello ufficiale. Anche Campobasso ha avuto i suoi lutti: 2 persone sono morte tra il 26 gennaio e 3 febbraio, mentre va meglio sul fronte dei ricoveri: solo uno, oltre a un trasferimento in intensiva.

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