Diversi i cluster

Campomarino, quadro drammatico: i contagi reali sono almeno 400. Nelle ultime ore altri due morti per covid

Le vittime sono un 70enne deceduto all’ospedale Cardarelli ieri sera poco dopo le 20 e una donna di 94 anni, madre di un altro cittadino morto a causa del virus. La situazione nella cittadina che da ieri è zona rossa è tragica: i contagi reali, incrociando i dati anche dei medici di base, riferisce di almeno 400 casi. Sono 138 quelli ufficiali, ai quali si aggiungono 40 persone che si sono autosegnalate dopo il tampone antigenico. Positivi molti giovani e perfino una bambina.

Un uomo di 70 anni residente a Campomarino, che aveva contratto il virus un paio di settimane fa, è morto ieri sera all’ospedale Cardarelli di Campobasso dove era ricoverato. Originario di Castropignano, dove sarà tumulato, viveva però nel paese dichiarato zona rossa con ordinanza del Governatore Donato Toma, dove da ieri non si può entrare né uscire senza valide motivazioni e certificato e dove sono chiuse tutte le attività commerciali ad eccezione delle farmacie, dei tabacchi e dei supermercati che, come si vede da queste immagini, anche oggi sono pieni di clienti.

Campomarino Auto Cimitero Supermercati Eurospin Lidl

Questa mattina, a poche ore di distanza dal lutto che ha colpito la cittadina guidata dal sindaco Pierdonato Silvestri, ancora una vittima. Si tratta, in questo caso, di una donna di 94 anni che è deceduta in casa. Nessun dubbio che sia stato per le complicanze respiratorie del Covid. L’anziana tra l’altro era la madre di un cittadino deceduto poco tempo fa con sospetta positività, il cui nominativo non è mai stato inserito nella lista dei decessi covid.

Con loro il bilancio delle vittime Covid a Campomarino sale a 7. Il primo fu Lugi Florio, il 60enne deceduto nello scorso aprile, poi un 85enne a fine settembre, ricoverato. E ancora: una 86enne a fine ottobre e la madre della dottoressa in servizio al San Timoteo a inizio dicembre. Quindi, il 24 gennaio, Desiderio Palladino, per il quale la conferma del Covid era arrivata dal tampone post mortem.

Drammatico anche il dato che si riferisce ai ricoveri. Solo ieri, 31 gennaio, due persone di Campomarino sono state ospedalizzate. Erano state due anche il giorno precedente. Negli ultimi 8 giorni ben 7 campomarinesi sono stati ricoverati. Alcuni sono in gravi condizioni.

In paese si respira un’atmosfera di paura e anche di rabbia per l’ordinanza tardiva intervenuta nel tentativo di fermare il contagio, o almeno arginarlo. “Troppo tardi, ormai la situazione è completamente sfuggita di mano” commentano i residenti che abbiamo sentito come testimoni del quadro drammatico che si è creato in paese e che riferisce di almeno 138 positività accertate. Ma i contagi reali sono molti di più. Dalla stessa amministrazione comunale confermano che il numero dei bollettini Asrem è ben lontano dalla cifra di contagiati che si può ricavare in parte attraverso le autosegnalazioni di chi ha fatto il test rapido (il tampone antigenico) ed è risultato positivo, e in parte dall’incrocio dei dati in possesso dei medici di base e dalle loro proiezioni sull’indice di trasmissibilità del virus rispetto alle famiglie dei casi già accertati.

Almeno 400: questa la stima più realistica del numero di persone residenti a Campomarino entrata in contatto col coronavirus. I cluster, d’altronde, sono diversi. C’è quello delle scuole, probabilmente riconducibile ad alcuni insegnanti di fuori regione che hanno più classi. Ci sono stati aperitivi e frequentazioni di gruppo di un paio di bar da parte di ragazzi: una decina di loro sono positivi e le rispettive famiglie in attesa di tampone. Un altro cluster è collegato all’uccisione del maiale in contrada Ciannaluga, una zona rurale. Il divieto di macellazione domestica, deciso con una ordinanza dal presidente della Regione anche in seguito a focoali sviluppatisi in altri centri in maniera analoga, non è stato rispettato da tutti. C’è anche un focolaio abbastanza esteso presso la comunità albanese che vive in paese.

A fronte di un numero così elevato di casi e dell’esigenza di garantire il rispetto della zona rossa, il Comune di Campomarino dispone solo di 4 vigili urbani, che si organizzano in turni da due. I carabinieri (c’è una stazione locale) fanno il possibile, ma l’agro di Campomarino è esteso e la pattuglia dell’Ama deve occuparsi anche del vicino centro di Portocannone, sprovvisto sia di caserme militari che di un presidio di Polizia municipale.

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