Consiglio regionale

A febbraio 14mila dosi di vaccino. Dal Governo 15 milioni per ristrutturare il San Timoteo di Termoli

Il presidente della Regione Toma annuncia l’arrivo di ulteriori dosi “non ancora quantificate da Astrazeneca”. L’ospedale della cittadina adriatica sarà adeguato sismicamente.

Vaccino. È la parola della speranza in questo 2021, il secondo di ‘era Covid’. Il ritmo delle ultime settimane è stato lento per colpa del taglio alle forniture fatto dalle case farmaceutiche. Ma ora si conta di recuperare. Nel dettaglio, il Molise a febbraio riceverà 14mila dosi circa da Pfizer e Moderna. Ne arriveranno anche da Astrazeneca che però non ha ancora fornito il numero esatto.

Ad annunciarlo è il presidente della Regione, Donato Toma, in un’informativa a inizio Consiglio regionale: “Dal 1 al 7 febbraio sono previste 2340 dosi da Pfizer e 300 da Moderna (consegnate ieri, ndr). A seguire, nella seconda settimana altre 2340 e 700 rispettivamente da parte delle due case farmaceutiche statunitensi. Ne arriveranno anche da Astrazeneca ma attendiamo il numero esatto. Dal 15 al 21 3500 dosi da Pfizer e altre da stabilire da Astrezeneca, mentre nell’ultima settimana 2340 da Pfizer e 2500 da Moderna, con ulteriori dosi dalla casa anglo-svedese”. Il totale fa 14.020.

Il fabbisogno mensile, in realtà, sarebbe di circa 25mila dosi, ovvero il totale delle persone che in regione ha più di 80 anni, i primi a essere vaccinati subito dopo aver terminato con gli operatori sanitari. “Bisogna sperare che Astrazeneca fornisca un corposo numero di dosi, e penso che lo farà – prosegue Toma –. Poi bisognerà capire quando si potranno iniziare a utilizzare i medici di medicina generale. Aumenteranno chiaramente anche i punti vaccinali. A tal proposito, sono stati inviate in Molise 13 unità e arriveremo a 72 in termini di vaccinatori”.

Il governatore ha parlato anche della distribuzione stabilita dal commissario straordinario all’emergenza, Domenico Arcuri: “Si distribuiscono in relazione al numero di abitanti per regione, e io non sono d’accordo, con questo metodo il Molise è penalizzato in quanto ha una popolazione ultraottantenne superiore a quasi tutte le regioni italiane. Si avvantaggerebbero e non poco altre regioni più giovani, come la Campania per esempio. Devo dire che in Molise la richiesta è altissima, la percentuale tra gli operatori sanitari e le rsa è al 98%, siamo tra i primi se non i primi. La mia proposta al Governo è che i vaccini vengano distribuiti dall’8 febbraio in proporzione alla popolazione anziana di ogni regione”.

 

Poi l’annuncio importante sull’ospedale di Termoli: “Il Governo intende finanziare l’adeguamento sismico e la ristrutturazione del San Timoteo con 14 milioni e 880mila euro. Noi in realtà avevamo chiesto finanziamenti per tutti e quattro gli ospedali regionali – Agnone, Isernia, Campobasso e Termoli – ma il Ministero della Sanità ha scelto Termoli non so bene su quali basi. Si tratta di 31mila metri quadrati da mettere in ristrutturazione con le verifiche tecniche eseguite, la progettazione è da avviare”.

Si tratta di fondi “credo del Recovery Fund. Su questo argomento, le regioni del Sud (Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia) hanno indirizzato una lettera dai toni forti al presidente del Consiglio Conte in cui si dice: i fondi del Recovery devono essere attribuiti al mezzogiorno per almeno il 50%. Per ora sul punto c’è una timida risposta da parte delle regioni del Nord che vorrebbero lasciarci sono il 34”.

Per quanto riguarda gli altri ospedali, “per Isernia abbiamo chiesto circa 110 milioni, non abbiamo però ancora notizia. Per Campobasso e Agnone stiamo pensando di usufruire della legge 67, quello dell’edilizia sanitaria, che prevede stanziamenti. Vorremmo che fosse rimodulato il decreto dell’ex commissario Frattura, ripreso poi dall’attuale commissario, in modo che possano essere previsti interventi per 105 milioni per intervenire su Campobasso”.

 

Sul tema dei vaccini Astrazeneca, il consigliere del M5S Primiani spiega che “quel vaccino è consigliato per gli under 55, dunque come cambiano le priorità per le categorie da vaccinare? Immagino che si pensi alle forze dell’ordine, ai docenti, categorie molto esposte come altre del resto. E in più, la Regione si sta preoccupando di creare una piattaforma per prenotare le vaccinazioni?”.

La consigliera del Pd, Micaela Fanelli, si dice “preoccupata da una serie di elementi informativi che arrivano da tutti gli indicatori in merito al contagio da covid. Il nostro rt è il più alto nelle ultime due settimane, il 47% delle persone ricoverate al Cardarelli sono morte, un dato altissimo. Forse la risposta non è così efficace. Non ho dubbi sull’onestà intellettuale ma nella gestione dei dati informativi qualcosa non sta funzionando”.

Il consigliere di Fratelli d’Italia, Michele Iorio, ribadisce di non “condividere quanto fatto in termini di piano sull’individuazione del Cardarelli come centro covid. Ritengo che il numero di tamponi che viene fatto è ridicolo, occorre uno screening maggiore”. Il capogruppo del M5S a testa bassa contro la gestione della pandemia: “Si è fallito su tutti i fronti – attacca Greco –. Qualche giorno fa un ragazzo che è stato vittima di un incidente sulla Fresilia si è ritrovato ricoverato in terapia intensiva a Pescara perché al Cardarelli è tutto occupato da pazienti covid. Avete fatto del Cardarelli uno spoke, una follia, sono mesi che ascolto farneticazioni del dg dell’Asrem”.

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