Il virus in montagna

Decine di sciatori da Campania e Puglia a Campitello. Indagini della Polizia, acquisiti i registri dell’hotel chiuso per covid

Sono in corso gli accertamenti da parte della Digos e della Sezione Amministrativa della Questura di Campobasso su coloro che hanno soggiornato nella struttura ricettiva interessata da un focolaio che attualmente conta sette positivi. I turisti rischiano sanzioni per non aver rispettato la normativa in vigore, mentre al momento non sono emerse responsabilità da parte dei gestori dell'albergo.

Sono arrivati soprattutto dalla Campania e dalla Puglia per trascorrere la vacanza sulla neve nell’hotel interessato da un focolaio che conta una decina di contagiati: diversi turisti hanno raggiunto Campitello Matese in barba al divieto di spostamento tra regioni imposto dal dpcm del 14 gennaio. La loro posizione è al vaglio della Digos che sta svolgendo gli accertamenti in collaborazione con la Sezione Amministrativa della Questura di Campobasso.

Le indagini sono state avviate ieri (1 febbraio), anche dopo l’articolo di Primonumero che ha denunciato la presenza di persone che hanno varcato i confini del Molise per raggiungere la località sciistica sfuggendo ai controlli delle forze dell’ordine. Alcuni di questi hanno lasciato anche una ‘traccia’: post sui social e recensioni sul sito di TripAdvisor (piattaforma specializzata nella recensione di luoghi e locali turistici) hanno lasciato pochi dubbi.

Gli investigatori vogliono vederci chiaro e ieri hanno acquisito i registri dell’albergo Lo Sciatore recandosi a Campitello Matese. Gli accertamenti, inizialmente affidati solo alla Polizia Amministrativa che ieri ha ascoltato anche il sindaco di San Massimo Alfonso Leggieri, ha successivamente richiesto anche il coinvolgimento della Digos proprio per l’importante mole di dati da controllare e da incrociare.

Nomi, informazioni sulle residenze e sul domicilio delle singole persone che nei giorni scorsi hanno soggiornato nella località sciistica molisana e che ora rischiano una sanzione salata (minimo 400 euro, ma potrebbero essere addebitate anche delle aggravanti) proprio per non aver rispettato la normativa in vigore sugli spostamenti.

Coppie, famiglie con bambini: ecco chi ha soggiornato allo Sciatore stando ai primi accertamenti svolti dalla Polizia. La maggior parte di loro è arrivata dalla Campania: Campitello del resto è facilmente raggiungibile dalla provincia di Benevento tramite la statale 87. Alcuni sono giunti invece dalla Puglia.

Attualmente non sono emerse responsabilità da parte dei gestori della struttura ricettiva che sono tenuti solo a identificare e registrare i clienti e a trasmettere i dati in Questura, ma non ad appurare la veridicità delle informazioni riportate sugli stessi documenti di identità né a verificare il rispetto delle normative contenute nel dpcm. Compito quest’ultimo in capo alle forze dell’ordine.

Né per gli investigatori ci sono i presupposti per il reato di epidemia colposa: è attualmente impossibile appurare se tra i turisti c’era qualche positivo che potrebbe aver contagiato le altre persone presenti nell’hotel. 

Ieri il numero dei casi positivi è salito a 7: sei sono residenti, mentre una persona è solo domiciliata in paese. Tuttavia, il conto potrebbe crescere oggi: si attende l’esito dei test molecolari effettuati dall’Azienda sanitaria regionale ma ci sarebbero pochi dubbi stando ai tamponi antigenici già effettuati. Tra questi ci sarebbero anche i titolari dello Sciatore, la struttura alberghiera interessata dal focolaio, oltre all’autista del pullman di linea che collega Campitello Matese a Bojano e a Campobasso.

Questa mattina alle porte di San Massimo è stato istituito anche un posto di blocco della Polizia per monitorare più attentamente gli spostamenti delle persone che raggiungono la località sciistica. C’è il sospetto che ci sia stata qualche ‘distrazione’: come mai nessuno – a parte gli abitanti del paese e i titolari delle altre attività ricettive – si è accorto che c’erano degli ‘imbucati’ a Campitello Matese? E chi aveva notato qualche presenza sospetta non poteva segnalarlo alle forze dell’ordine? La località sciistica molisana è sorvegliata dai Carabinieri e dalla Polizia locale nel presidio appositamente istituito. Invece il posto di Polizia viene attivato solo all’inizio della stagione sciistica che quest’anno è ferma a causa della pandemia. Gli impianti sono chiusi, le attività consentite sono pochissime. Si può praticare solo sci di fondo oppure possono allenarsi sulle piste gli atleti e i tesserati degli sci club.

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