Politica

947 ‘imbucati’ del vaccino, scoppia il caso. Interrogazione al presidente Toma

La consigliera regionale Aida Romagnuolo ha presentato un'interrogazione per fare chiarezza sulla vicenda: anche alcuni politici potrebbero aver ricevuto la dose senza averne il diritto

Il presidente della Regione Donato Toma dovrà fare chiarezza su coloro che avrebbero beneficiato del vaccino anti-covid pur non rientrando tra le categorie a rischio e considerate paritarie in questa prima fase. Il caso è scoppiato dopo la pubblicazione del report della Fondazione Gimbe che Primonumero ha riferito in anteprima. Parliamo degli “imbucati del vaccino”, come li ha definiti il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri.

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La questione approda in Consiglio regionale su iniziativa di Aida Romagnuolo, la consigliera di Fratelli d’Italia che oggi – 1 febbraio – ha depositato un’apposita interrogazione. L’esponente di maggioranza ed ex (si potrebbe dire) dissidente sospetta che alcuni politici regionali e amministratori locali siano tra i 947 beneficiari della dose.

“Sembrerebbe che ad usufruire nel Molise della somministrazione dei vaccini e, in questo momento non ne avevano diritto, tra i 947 beneficiari ci sarebbero stati anche alcuni noti politici a livello regionale ma anche qualche sindaco con i suoi amministratori e sempre con parenti, amici e compari”, la sua denuncia.

“Come consigliere regionale del Molise e soprattutto come cittadina molisana – ha continuato Romagnuolo – vogliamo, anzi pretendiamo sapere subito, nomi e cognomi di chi ha vergognosamente usufruito di un privilegio a discapito degli ammalati, degli anziani e degli aventi diritto in questa prima fase che nel Molise ne sono tantissimi”.

Romagnuolo aida

L’interrogazione è rivolta al governatore affinchè “l’Asrem fornisca tutte le dovute spiegazioni e documentazioni, anche in vista della seconda dose somministrata o ancora da somministrare agli stessi raccomandati”.

“Penso – ha concluso Romagnuolo – che bisognerà fare piena luce su questa oscura e vergognosa vicenda, con la speranza e l’auspicio, perché stenterei a crederci, che tra i non dovuti beneficiari non incappiamo nel solito furbetto che potrebbe annidarsi anche tra i banchi del Consiglio Regionale. Se ciò corrispondesse al vero, sarebbe l’ulteriore, l’ennesima sconfitta dei molisani”.

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