La nuova ordinanza

Toma vieta la macellazione domestica del maiale: “Ci sono assembramenti e si rischia il contagio”

Fino al prossimo 31 gennaio non sarà possibile riunirsi per l'antico rito che in questi giorni si sta ripetendo nelle abitazioni private e nelle campagne della nostra regione favorendo in alcuni casi la diffusione del virus. Il governatore ha deciso di usare il pugno duro e questa sera (16 gennaio), sulla base delle indicazioni del Comitato tecnico scientifico, ha firmato il nuovo provvedimento.

Domani – 17 gennaio – non sarà possibile onorare Sant’Antonio Abate, il santo protettore degli animali che nella tradizionale iconografia è rappresentato in compagnia di un maiale. E sarà vietato anche macellarne le carni in casa secondo l’antico rito che in questi giorni si è comunque svolto nelle abitazioni private e nelle contrade di numerosi paesi. Per molti è una festa, un momento conviviale e di riunione familiare. Tuttavia, di questi tempi i rischi sanitari sono troppi: gli assembramenti che favoriscono la propagazione del virus – dunque i contagi – sono i principali indiziati dei focolai scoppiati, ad esempio, a Baranello e a Sant’Elia a Pianisi, come vi abbiamo raccontato nei giorni scorsi.

Il rito antico dell’uccisione del maiale: anche così in Molise si diffonde il contagio

Ma si sospetta che pure il cluster di Ripalimosani si sia ampliato anche a causa della macellazione a casa del maiale.

E’ in questo contesto che si inserisce la nuova ordinanza firmata questa sera – 16 gennaio – dal presidente della Regione Donato Toma per cercare di arginare i contagi ed evitare che nel giro di qualche giorno il Molise – attualmente ‘zona gialla’ e non soggetta a restrizioni così rigide come le regioni ‘arancioni’ e ‘rosse’ – diventi, appunto, ‘arancione’.

Donato Toma

A spingere il governatore a vietare la macellazione domestica c’è anche il verbale della riunione dell’Unità di Crisi Regionale del 16 gennaio nella quale il Comitato tecnico scientifico “ha evidenziato la necessità di adottare anche per il periodo successivo al 17 gennaio 2021 misure di contenimento della diffusione del virus più restrittive rispetto a quelle previste per il medesimo periodo dalle disposizioni nazionali”.

Quindi, la decisione di “introdurre misure limitative in materia di macellazione di suini, in considerazione dei possibili assembramenti che tale attività può generare ove sia svolta presso il domicilio“.

Macellazione domestica vietata dunque fino al 31 gennaio. Ma l’ordinanza non servirà a ‘salvare’ i maiali che potranno essere macellati nelle aziende specializzate.

Qui l’ordinanza che vieta la macellazione domestica del maiale

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