Il comune zona rossa

Sant’Elia come il Veneto, scuole chiuse fino a fine mese. La decisione è del sindaco, dal Pd: “Toma in ritardo e inefficace”

Da oggi il comune del Fortore è zona rossa, come disposto dall'ordinanza firmata ieri sera dal Governatore Toma. In essa però non era prevista la chiusura di tutte le scuole, ma il sindaco Faiella oggi ha provveduto ad emanare una sua ordinanza in tal senso. Critici i consiglieri regionali del Pd: "Ha addossato al sindaco l'onere di farlo"

Sant’Elia da oggi, 4 gennaio, è zona rossa, come disposto dall’ordinanza del Presidente della Giunta Regionale Donato Toma firmata ieri sera. Appelli ad adottare misure stringenti per il piccolo comune del Fortore erano giunti da qualche giorno sia dal primo cittadino Biagio Faiella che dai suoi colleghi, sindaci dei comuni limitrofi, di Monacilioni, Macchia Valfortore e Pietracatella.

Ieri 3 gennaio la decisione è stata presa e varrà fino al 15 gennaio. Nel frattempo il sindaco, nella giornata odierna, ha già predisposto e pubblicato due ordinanze: una che prevede il divieto di ristorazione (fatta eccezione per l’asporto, consentito fino alle 22) e una che chiude le scuole del territorio cittadino.

In particolare con l’ordinanza n. 2 del 4 gennaio il sindaco ha decretato la chiusura dei plessi dell’Infanzia, della Primaria e della Secondaria di Primo grado (sono queste le scuole del comune) dal 7 al 29 gennaio. Dunque Sant’Elia, un po’ come è stato deciso dai Governatori di Veneto e Friuli, ha deciso di chiudere le strutture scolastiche fino a fine mese, dunque ben oltre la data-termine della zona rossa stabilita da Donato Toma.

La situazione a Sant’Elia resta particolarmente critica. Anche ieri – come riportato dal bollettino serale dell’Asrem – si sono registrati altri 5 contagi (e invero anche 8 guariti). La situazione ad oggi vede 33 nuclei familiari interessati da positivi, con un totale di 95 persone risultate infettate e 90 in isolamento per aver avuto contatti. Ma la situazione dei contagi è in divenire anche perché diversi sono i cittadini risultati positivi al test antigenico (e dunque in attesa del responso del tampone).
Intanto l’Usca di Riccia e il 118 stanno assistendo la popolazione di Sant’Elia, e la Prefettura di Campobasso ha attivato il servizio di sorveglianza attiva sulla comunità.

Da ieri poi c’è un’altra non buona notizia: tra i positivi al Sars-Cov-2 in paese c’è anche il medico di base. Anche in questo caso è stata puntuale la comunicazione del sindaco alla cittadinanza. “Il Dottore sta bene, si trova in quarantena domiciliare ed è raggiungibile telefonicamente per qualunque necessità. Auguriamo al Dott. Falcone una pronta guarigione. Per far fronte al periodo di quarantena del Dott. Falcone, abbiamo acquisito l’ampia disponibilità della Dott.ssa Antonella Virgilio, la quale riceverà i suoi pazienti, nonché quelli del Dott. Falcone, esclusivamente presso l’ambulatorio del Dott. Falcone” e in un post sulla pagina facebook dell’Ente ci sono tutte le info utili del caso.

 

Per il caso Sant’Elia ci si era spinti a chiedere finanche l’intervento dell’Esercito e in generale di un impiego massiccio delle forze dell’ordine per dissuadere i cittadini santeliani dall’uscire dalle proprie abitazioni, se non per motivi di comprovata necessità. Ora un’ordinanza regionale lo ha messo nero su bianco e sono previste sanzioni cospicue in caso di mancato rispetto delle norme.

 

Ma non sono mancate critiche all’operato della Regione per quanto riguarda la situazione di emergenza epidemiologica verificatasi a Sant’Elia. Tra questi i consiglieri regionali del Pd Micaela Fanelli e Vittorino Facciolla che, in una nota congiunta, hanno espresso tutto il loro disappunto per quanto deciso dal Presidente della Regione.

“Anche stavolta, Toma arriva in ritardo ed in maniera inefficace. La situazione sanitaria nel Comune di Sant’Elia a Pianisi è sempre più grave, mentre la Regione Molise è sempre più assente e incapace di assumersi le proprie responsabilità istituzionali a salvaguardia della salute pubblica.

Ancora una volta, infatti, invece di prendere in mano la situazione con capacità e coraggio, il Governatore tenta di spostare le proprie responsabilità sul sindaco di Sant’Elia, addossando a lui l’onere di chiudere tutte le scuole, senza adottare altre azioni utili a contenere la diffusione del virus.

E lo fa con estremo ritardo, tentennando, senza alcuna capacità di incidere e contenere l’emergenza, ma limitandosi a pochi e poco efficaci provvedimenti, che non risolveranno i problemi di Sant’Elia”.

Nell’ordinanza ‘incriminata’ si vieta ogni spostamento in ingresso ed uscita dal territorio comunale nonché all’interno del territorio salvo che per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute. Vengono sospese le attività commerciali al dettaglio, dunque negozi chiusi, fatta eccezione per quelle che vendono beni di prima necessità e generi alimentari. Sono sospese le attività di bar, ristoranti e altri servizi di ristorazione: consentita solo quella da asporto e a domicilio. E per la scuola giustappunto si dispone quella a distanza per le ultime due classi delle medie e per le superiori. Come visto, il sindaco Faiella è andato oltre e ha chiuso tutte le scuole fino a fine mese.

Decisione che non è piaciuta ai consiglieri dem che rilanciano: “Dunque, senza indugio, stamattina stessa, Toma modifichi la sua ordinanza e, per prima cosa, disponga la chiusura di tutte le scuole sul territorio comunale.

Contemporaneamente, rafforzi il sistema di tracciamento e di assistenza delle persone contagiate, coordinandosi con la Prefettura e le forze dell’ordine per il rispetto di provvedimenti adottati. Oggi, non domani. Lui e non altri”.

Ma il sindaco Biagio Faiella non ha perso tempo e ha già preso la sua decisione.

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