Il focolaio

Sant’Elia a Pianisi, ancora un decesso. Il Comune scrive al Ministero della Difesa

Si associano alle richieste rivolte finanche al Ministero della Difesa tre Comuni dell'area (Monacilioni, Macchia Valfortore e Pietracatella) che chiedono altresì di considerare se ci siano i presupposti per dichiarare il comune di Sant'Elia 'zona rossa'

Non si arresta il dilagare del contagio a Sant’Elia a Pianisi, dove nelle scorse ore si è registrato un decesso, il secondo nella piccola comunità del Fortore causa Covid. “Con profondo dolore tutta la Comunità saluta per l’ultima volta in nostro caro compaesano Domenico Colabella – si legge in una nota del Comune su Facebook -. Uomo affabile, a modo ed estremamente legato alla sua Comunità, al suo paese, di cui si faceva spesso portavoce per proclamarne le bellezze in tutto il mondo.

A lui va la preghiera di un intero paese affinché possa riposare in pace, dopo aver lottato fino alla fine e con coraggio contro questo tragico virus che sta mettendo a dura prova l’intera Comunità. Ci stringiamo attorno alla famiglia Colabella per questo grande dolore”.

L’Amministrazione comunale ha fatto sapere di aver scritto al Ministero della Difesa chiedendo sostegno all’Esercito. Richiesta cui si sono associati i sindaci dei Comuni limitrofi ovvero Macchia Valfortore, Monacilioni e Pietracatella. “Nello specifico abbiamo provveduto a richiedere interventi urgenti e indifferibili al Presidente della Regione Molise, all’A.S.R.E.M, alla Prefettura di Campobasso, alla Protezione Civile della Regione Molise, alla Questura di Campobasso, al Ministero della Salute ed al Ministero della Difesa.

Abbiamo chiesto, con effetto indifferibile e immediato, tra l’altro, di:

– incrementare le pattuglie sul territorio volte al controllo costante del rispetto, da parte dei cittadini di tutte le regole imposte a livello nazionale, regionale e comunale;

– incrementare i presidi medici fissi sul territorio (anche avvalendosi dei professionisti in dotazione del Comando Militare Esercito) volti a prestare immediata assistenza medica agli innumerevoli malati, molti dei quali versano in situazioni assolutamente precarie;

– incrementare gli addetti al soccorso, dotati di apposite ambulanze, volti a fornire ausilio e supplenza all’unico mezzo presente sul territorio, soprattutto nella considerazione che, un soccorso proveniente da Campobasso, impiegherebbe troppo tempo per giungere in loco, tempo spesso non a disposizione dei malati;

– una postazione in loco per l’effettuazione di massa dei tamponi su tutta la popolazione;

– organizzare una postazione U.S.C.A. fissa sul territorio, posta presso il Poliambulatorio sito in paese;

– di voler attenzionare tutti gli uffici interessati ed azionare con effetto indifferibile tutte le misure necessarie volte ad arginare questa pandemia, nella certezza che ulteriori differimenti porterà estremi e terribili danni, in termini di vite umane, all’interno della nostra comunità.

Le Autorità ci hanno rassicurato di essere già a lavoro sulla nostra situazione per mettere in atto tutte le misure possibili.

Il passaparola è il più efficace strumento di comunicazione”.

Nella giornata di ieri erano in tutto 84 i positivi al tampone molecolare, oltre a 19 positivi al tampone rapido.

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