La scorsa settimana era 0.46, oggi è 0.97. Parliamo del famigerato Rt (nel suo valore minimo, quello considerato per decretare il colore di una regione) e in ogni caso sotto l’1 e dunque il Molise resta zona gialla, e resta però anche una zona a rischio moderato con probabilità alta di progredire a rischio alto.
Insomma, a voler leggere bene i dati che ci riguardano, c’è poco da stare allegri sebbene oggi il report coi dati del monitoraggio settimanale della Cabina di regia e dell’Istituto superiore di Sanità sull’andamento dell’epidemia in Italia parli di “miglioramento del livello generale del rischio”.
Il miglioramento generale c’è anche perché l’Rt nazionale, dopo 5 settimane, è sceso ed è sceso sotto l’1, soglia considerata critica. Precisamente è 0.97 e il range è tra 0.85 e 1.11. Si osserva in generale una “diminuzione del rischio di una epidemia non controllata e non gestibile nel Paese dovuta principalmente ad una diminuzione della probabilità di trasmissione del virus”. Ci sono però ancora nove regioni a rischio alto di una epidemia non controllata e non gestibile o ad alto rischio di progressione a rischio alto nelle prossime settimane. Complessivamente, sono 4 le regioni con una classificazione di rischio alto (vs le 11 della settimana precedente) e sono Sicilia, Sardegna, Umbria ed Alto Adige. Poi ce ne sono 11 con rischio moderato (di cui 5 ad alto rischio di progressione a rischio alto nelle prossime settimane, tra cui appunto il Molise) e 6 con rischio basso. E, avverte l’Iss, “l’impatto sui servizi assistenziali rimane alto nella maggior parte delle Regioni/Province autonome”.
Le regioni con Rt puntuale maggiore di 1 anche nel limite inferiore, e dunque più a rischio, sono Puglia e Sicilia. Si legge infatti che queste due regioni “hanno un Rt puntuale maggiore di 1 anche nel limite inferiore, compatibile quindi con uno scenario di tipo 2. Le altre hanno un Rt puntuale compatibile con uno scenario tipo 1”. A cambiare colore e a passare al colore arancione saranno probabilmente la Sardegna e la Lombardia.
Ma il Molise, che nel precedente monitoraggio (relativo alla settimana dal 4 al 10 gennaio) aveva un Rt pari a 0.72, frutto dell’intervallo tra i valori 0.46 (minimo) e 0.98 (massimo), oggi (cioè nella settimana dall’11 al 17 gennaio) presenta questi dati: l’Rt è pari a 1.38, ed è il valore peggiore d’Italia. E allora, si dirà, perché non siamo né arancio né rossi? Perché viene considerato il valore minimo di quella che è, appunto, una media. Una media tra 0.97 e 1.87. In realtà si tratta di un intervallo ampissimo, che significa piuttosto che è un valore – di una stima infatti si tratta – molto incerto.
Nella tabella sotto riportata, all’ultimo rigo, i dati relativi al Molise.
L’Rt nazionale, si diceva, è però decisamente migliorato passando dall’1.09 della settimana precedente allo 0.97 di quest’ultima considerata. Una inversione di tendenza, frutto probabilmente delle restrizioni del periodo natalizio.
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