L'Ospite

L'ospite

Pillole di storia – Le processioni del 1931 e le scomuniche

monsignor oddo bernacchia

di Giuseppe Mammarella

 

Anche la scomunica tra le dure sanzioni per processioni non autorizzate

Nel giugno del 1931, contrariamente agli “ordini” dell’Autorità ecclesiastica, per motivazioni non note, in ben sette centri del Basso Molise si svolse una processione (con ogni probabilità quella di Sant’Antonio di Padova) senza presbiteri, con la sola statua “portata da secolari i quali forzatamente” se ne impossessarono.

Considerata la grave violazione, mons. Oddo Bernacchia, il primo dei tre Vescovi che le due diocesi basso-molisane di Larino e di Termoli ebbero in comune prima della fusione avvenuta nel 1986, il 20 giugno di quell’anno decretò, tra l’altro, quanto segue:

  1. L’immediato scioglimento della congrega o commissione della festa;
  2. L’interdetto del sacro edificio a cui apparteneva il simulacro o, nel caso di un’unica chiesa destinata al culto, dell’altare dedicato al Santo;
  3. La sospensione delle funzioni (benedizioni, tridui, novene, ecc.) in tutte le chiese dei centri interessati fino al 15 luglio successivo, con la sola esclusione della celebrazione liturgica quotidiana e del funerale “presente cadavere”, senza il suono delle campane;
  4. La scomunica dei portatori della statua e dei diretti organizzatori e promotori della processione.

Le pesanti sanzioni riguardarono i comuni di Montenero di Bisaccia, Mafalda, Guglionesi, Montecilfone, Palata, Castelmauro e Lupara.

 

 

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